“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

Salone del “libro”?

E’ giunto il momento di tirare le somme della trionfale edizione del Salone del libro 2024 , sotto la nuova direzione di Annalena Benini, edizione che ha battuto tutti record precedenti quanto a numeri , ovvero numero di ingressi , partecipazione dei giovani, incassi: un Salone che ha raccolto e potenziato ancora l’eredità delle edizioni precedenti , realizzate con coraggio e passione da Nicola Lagioia .

Ma alcune considerazioni sorgono spontanee.

La prima considerazione nasce da una frase detta da un amico pochi giorni fa : “ I libri non li ho neanche visti, non ho avuto tempo…”… ecco  , mi chiedo a quanti è successo questo , dovendo correre da una sala all’altra per assistere agli innumerevoli eventi , tutti attrattivi, e  dovendo affrontare code interminabili per accedere a ciascun evento ?

Entrando al Salone quest’anno più che negli anni precedenti ho avuto la percezione di un immenso Festival della cultura , con un’offerta di una ricchezza neanche immaginabile , forse troppo…? Io stessa ho provato una certa frustrazione nel dover rinunciare a sentire  autori di grande interesse perché dovevo mio malgrado scegliere tra eventi contemporanei, non avendo ahimè il dono dell’ubiquità.

Per mia fortuna ho potuto andare al Salone più volte e dedicare una giornata solo ai libri: in quale altra occasione si possono scoprire le produzioni ricche e talvolta coraggiose dei piccoli Editori, ovvero di coloro che fortemente hanno voluto mantenere in vita il Salone del libro ? Questa è un’occasione unica per i lettori così come per gli Editori.

Allora viene da pensare che ciò che doveva essere inizialmente un arricchimento nel Salone del libro , ovverosia le presentazioni dei libri, i dibattiti , gli eventi, abbia preso il sopravvento e stia erodendo spazio e tempo  all’oggetto prezioso che ha generato tutto questo: il libro.

Il che va anche bene visto che i conti tornano e tutti sembrano soddisfatti, ma da fruitore qualcosa modificherei .

Diciamo innanzitutto che non è più solo  il Salone del libro ma un grande Festival della cultura , di cui il libro è una parte e non più il protagonista: allora se questo vuole essere, la struttura forse va cambiata mettendo in primo piano gli spazi per gli eventi, rendendoli più accessibili sia come luogo che come tempo, magari accorpando gli eventi per aree tematiche .

A tal proposito si parla già per la prossima edizione  di ampliare ulteriormente gli spazi : se così fosse raccomanderei di munire i visitatori di monopattino elettrico, perché già in questa edizione risultava piuttosto complesso passare da un evento all’Oval ad uno all’Auditorium del Lingotto…

Se si vuole fare in modo che si possa apprezzare appieno quanto viene offerto , cercando di guardare anche alla qualità della fruizione e non solo alla quantità, bisogna trovare delle formule che consentano di avere più ingressi senza spendere un patrimonio, far durare il Salone magari qualche giorno in più, consentire alle persone di godere di questo bellissimo evento con maggiore relax, avendo anche il tempo di guardare i libri e di scovare tra le tante offerte quelle che più ci incuriosiscono.

Andare al Salone del libro è sempre stato un piacere,  un momento di arricchimento e di scoperta; sarebbe un vero peccato che diventasse invece una corsa contro il tempo, uno” sgomitamento” continuo , un’istigazione ad ascoltare anziché a leggere, vorrebbe dire aver scambiato il Salone del libro per un varietà televisivo.

Ma i numeri, si sa ,contano più di ogni altra considerazione.

Gli Editori , anche quelli  piccoli, pare abbiano registrato un notevole incremento nelle vendite , quindi la formula risulta ancora una volta vincente ; si tratta quindi solo di migliorare l’organizzazione , per accontentare anche i lettori accaniti, i puristi del libro, e gli over 60 , che hanno qualche difficoltà a sfrecciare da una parte all’altra del Salone fendendo folle oceaniche.

 

Maria Cristina Bozzo

cristinab@vicini.to.it

 

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