Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Iscrizioni solo online ai nidi: il mito della semplificazione con Internet

E’ di questi giorni il comunicato stampa del Comune di Torino che informa i media della seguente novità:

Da quest’anno l’iscrizione ai nidi d’infanzia del Comune di Torino potrà avvenire soltanto online. Per potersi iscrivere sarà necessario essere in possesso delle credenziali Spid, il Sistema pubblico di identificazione digitale che permette di accedere ai servizi di tutte le Pubbliche amministrazioni italiane. Le nuove modalità di accesso e i servizi offerti saranno illustrate nel corso di un calendario di incontri aperto alla cittadinanza: gli “Open Day Nidi comunali” si svolgeranno dal 7 al 15 marzo.

Non è tanto il fatto una famiglia possa iscrivere il proprio bambino online che ci stupisce, quanto il fatto che si possa fare solo online!

Senza nessuna transizione che affianchi la vecchia procedura a quella nuova.

Chi di voi ha provato ad ottenere un’identità SPID sa che ci va una settimana di lavoro e che solo pochi enti la concedono gratis, per ora.

Possibile che non si voglia capire che i cambiamenti repentini creano disservizio e disagio?

Disservizio perchè gli operatori comunali , presumibilmente, non hanno ricevuto la formazione necessaria.

Disagio perchè si passa dalla burocrazia cartacea a quella digitale riducendo ulteriormente il contatto fisico tra operatori dei nidi  e famiglie.

Certo ci saranno gli Open Day come il comunicato stampa sottolinea “In quei giorni (dal 7 al 15 marzo) le strutture per l’infanzia comunali saranno aperte alle famiglie interessate, che potranno visitare i locali, parlare con le educatrici e gli educatori, conoscere il progetto pedagogico, il funzionamento e le modalità di accesso. I nidi d’infanzia sono i servizi più diffusi sul territorio, hanno un progetto educativo che favorisce la relazione di ogni bambina e bambino con i coetanei e gli adulti, l’esplorazione e la conoscenza dell’ambiente.

Ma non era “buon senso” fare un primo anno di sperimentazione e affiancare la vecchia procedura a quella nuova e tarare quella nuova sulle problematiche che si fossero incontrate?

E’ incredibile come Internet , qui intesa come l’online,  sia considerata la panacea per i problemi del nostro tempo:

  • online si vota
  • online si discute
  • online si chiede
  • online si critica
  • online si insulta
  • online si migliora la Pubblica Amministrazione
  • online si studia

 

Peccato che il buon senso non alberghi online.

Speriamo di aver torto.

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