Motivazioni: “Dr. Jekyll e la signorina Hyde” è una nostra riflessione sull’omosessualità, sul disagio che l’omosessuale deve subire per poter accettare la propria inclinazione e, con essa, vivere la sua vita serenamente.
Sinossi: “Dr.Jekyll e la signorina Hyde” è quasi una parodia del famoso romanzo di Stevenson. Tra l’ironia e la denuncia, tra il dramma e l’avanspettacolo si racconta il drammatico percorso dell’accettazione dell’omosessualità. “Dr. Jekyll e la signorina Hyde” è un monologo ma anche un dialogo tra il lui e la lei che ci sono nel personaggio; è una sfilata dei personaggi che lui ricorda aver segnato la sua storia. “Dr. Jekyll e la signorina Hyde” è la nascita di una drag queen: il trucco, le canzoni, gli abiti e l’incontro liberatorio col pubblico ed è anche la fine di un tormento, uno snervante tentativo di repressione.
Provocatorio e anche scandaloso, “Dr. Jekyll e la signorina Hyde” è un viaggio nelle fantasie erotiche di un omosessuale che ha dovuto reprimere le sue pulsioni. Lirico e anche sognante, “Dr. Jekyll e la signorina Hyde” è la speranza che un luogo e un tempo “dove sia finalmente possibile” ci possa essere.
Trama: Stanco di condurre una doppia vita, Dr. Jekyll ha deciso di suicidarsi ma dovrà prima lottare con la signorina Hyde. Per farsi coraggio scrive una lunga lettera con le sue confessioni, ma è costantemente provocato da lei. Tra ricordi e speranze, tra sogni e delusioni, lui tenta di compiere il suo gesto. Tra ironie e fantasie, tra trucchi e travestimenti, lei tenta di dissuaderlo. Non più come in un racconto gotico di quasi horror ma come in un susseguirsi di scenette quasi cabarettistiche, la lotta arriva al finale.
Caratteristiche dello spettacolo: Monologo con inserimenti multimediali in un atto con intro della durata di circa un’ora e mezza.
Cast: Dario Bellotti e la participazione di Simone Amich . Testo e regia di Carlos Velazquez. Multimedia project di Andrea Franzoso.
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