Il film Lucy di Luc Besson LUCY ha un impatto visivo molto potente .
Quello che lascia perplessi è proprio la storia. Infatti, nonostante i mezzi a disposizione della produzione del regista, la storia è a metà tra il racconto didascalico ed il film d’azione nel quale il regista Luc Besson è un maestro . Purtroppo la narrazione assume le caratteristiche di una docu-fiction con momenti di grande cinema interrotti da lunghi momenti di tediosa lezione su quello che l’uomo potrebbe fare ed essere se potesse utilizzare tutte le sue facoltà celebrali.
È una fantascienza che sembra voler mandare un messaggio esplicito . Purtroppo il messaggio è scritto, a parte le scene d’azione, in una modalità pedante .
Peccato, quando il messaggio è così “esplicito” il racconto cinematografico perde forza e fascino .
Come disse un grande produttore cinematografico, Samuel Goldwyn, “se vuoi mandare un messaggio scrivi un telegramma“.
Luc Besson, a mio parere, ha perso una buona occasione per fare un grande film di fantascienza nonostante le impeccabili interpretazioni degli attori in scena, da Morgan Freeman a Scarlett Johansson .
Un film che casualmente ho rivisto in televisione la sera successiva , dal titolo LIMITLESS di Neil Burger, racconta una storia simile , con al centro, anche lì, una droga potente che esalta al massimo le funzioni celebrali .
La storia però è fortemente cinematografica e la vicenda umana del protagonista coinvolge lo spettatore dalla prima scena all’ultima .
Certo il finale, in qualche modo ironico, è anche un finale cinico che esalta l’egocentrismo del protagonista in una visione pessimistica che lascia intendere l’idea dell’uomo che usa sempre a fini esclusivamente personali le proprie capacità per fare meglio, ma tra questo finale e quello mega cibernetico di Lucy, il primo non lascia il gusto della delusione in bocca.
franco
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Trailer LUCY
Trailer LIMITLESS
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