Nella ricorrenza del centenario della nascita di Italo Calvino (1923-1985), il Salone del Libro torinese offre un interessante percorso attraverso la vita e l’opera dello scrittore, il cui rapporto con la nostra città è stato lungo e proficuo: nell’autunno del 1945 si iscrive alla facoltà di Lettere di Torino, dal 1951 inizia a lavorare come redattore alla casa editrice Einaudi e stabilisce relazioni con vari intellettuali e scrittori tra cui Pavese e Vittorini. Dal 1955 al 1961 dirige l’Einaudi, mentre fino al 1983 collaborerà in qualità di consulente. Con il capoluogo piemontese hanno a che fare due dei suoi romanzi più famosi: per descrivere il caos urbano, la distanza dalla natura, la solitudine di Marcovaldo Calvino si è ispirato alle nostre periferie, mentre il pamphet politico La giornata d’ uno scrutatore è ambientato al Cottolengo.
Segnaliamo alcuni appuntamenti: attraverso il reading da Le città invisibili, l’attrice Lella Costa (21/5 ore 16.45) presenterà una lettura di brani relativi alle città che Marco Polo descrive a Kublai Khan: si tratta di luoghi più metaforici che reali, ”in un’avventura fatta di carovane, spezie e deserti, dove le città sbiadiscono agli occhi, dove reale e irreale, dritto e rovescio, visibile e invisibile appaiono inestricabili”.
Serenella Iovino, teorica culturale e letteraria italiana e professoressa all’Università della Carolina del Nord, considerata una delle principali filosofe ambientali italiane, nel volume Gli animali di Calvino. Storie dall’antropocene (22/5 ore 10.30) spiegherà cosa possono dirci dell’umano protagonisti letterari curiosi quali “una colonia di formiche argentine nel Ponente ligure, un gorilla albino nello zoo di Barcellona, una gallina in un’officina torinese, gatti ribelli in una città industriale e un coniglio transfugo dalle grinfie dei vivisettori”.
(immagine in evidenza tratta da: https://www.illibraio.it/news/dautore/italo-calvino-libri-581230/
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
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