Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

La cosa pubblica

Lunedì 25 marzo alle ore 17,30  presso la Biblioteca civica centrale di Torino, via della Cittadella 5, si terrà la presentazione del catalogo:

La cosa pubblica – Salute, lavoro e società nelle collezioni storiche dell’Università e del Politecnico di Torino a cura di Annalisa Barbara Pesando, Mara Fausone, Margherita Bongiovanni.

Modera
Elena Dellapiana, Politecnico di Torino

Intervengono

  • Monica Canalis, Consigliera Regione Piemonte
  • Stefano Benedetto, Direttore Archivio di Stato di Torino e Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e Valle d’Aosta
  • Enrico Foietta, referente Cultura, Circoscrizione 8 Città di Torino
  • Stefania Pizzimenti, referente scientifico del progetto VICINI, Università  di Torino
  • Annalisa B. Pesando, Università e Politecnico di Torino
  • Margherita Bongiovanni, Politecnico di Torino
  • Mara Fausone, Università  di Torino

Il  catalogo è il frutto della mostra “LA COSA PUBBLICA. Salute, Lavoro e Società nelle collezioni storiche dell’Università e del Politecnico di Torino” tenuta al Castello del Valentino dal 10 novembre 2022 al 5 gennaio 2023 in occasione dell’iniziativa di public engagement “VICINI. La Scienza per la Città al Valentino”, che ha visto coinvolti 18 dipartimenti e strutture dell’Università, del Politecnico, di Biennale Tecnologia e di 19 partner culturali esterni.

Per la prima volta si sono aperti  al pubblico i luoghi della ricerca nati sulle sponde del Po che hanno rivoluzionato la società moderna.

Dalle piastrine del sangue al motore elettrico a corrente alternata di Galileo Ferraris, senza trascurare gli studi in campo medico e scientifico che hanno portato alla riduzione dell’orario di lavoro e alla prevenzione sanitaria…

Queste sono alcune delle ricerche che hanno animato i luoghi della Città della Scienza dalla fine dell’Ottocento e che hanno reso Torino un Laboratorio Sperimentale all’avanguardia.

L’ultimo scorcio del XIX secolo e la prima metà del XX probabilmente costituiscono il periodo di maggiore accelerazione – sociale, economica, scientifico-tecnologica – della storia dell’umanità, almeno nel mondo occidentale e occidentalizzato. La pratica dell’esplorazione, della catalogazione e della comunicazione di tutto quanto ci circonda, tipica dell’attitudine “enciclopedista”, viene messa a punto.
Da ciò ne risulta una quantità impressionante di ricerche, scoperte, invenzioni inseguite nella convinzione generalizzata che dal progresso possa scaturire un miglioramento diffuso e condiviso della condizione di tutti i componenti della società.

Anche a Torino l’Università degli Studi (fondata nel 1404) e il Politecnico (avviato come Scuola di applicazione per gli Ingegneri nel 1859) sono in prima linea nel mettere in pratica e trasmettere le nuove frontiere della scienza e della tecnica, che siano originate altrove o frutto del lavoro dei ricercatori locali. Nascono così moltissimi laboratori e centri di sperimentazione, si pubblicano statistiche, manuali e trattati e si inizia a costituire collezioni di ogni genere per stabilire un repertorio da cui altri ricercatori, studenti e tecnici anche non appartenenti alla compagine accademica, possano attingere tecnologie, brevetti, materiale documentario, testimonianze.

Preziose e spesso poco conosciute collezioni scientifiche e tecnologiche dei due Atenei sono state condivise con il pubblico in un percorso narrativo multidisciplinare che ha inteso contestualizzare il ruolo di primo piano svolto da Torino a cavallo tra Ottocento e Novecento quale laboratorio sociale d’avanguardia, testimone del valore della scoperta come motore della società, rivolto al raggiungimento del bene comune.

La proposta degli oggetti in mostra e i contesti che fanno loro da sfondo sono il risultato del costante e fertile dialogo tra passato e attualità, riletto attraverso collezioni universitarie, che rivelano tesori nascosti, presentano sorprendenti analogie con la contemporaneità e, in sintesi, dimostrano come i punti cruciali e critici dei giorni nostri ,siano temi di ricerca e proposte di soluzioni in molti casi ancora lungi da essere risolti, ma in molti altri affini a quanto ancora si sperimenta nella vita quotidiana.
Con questa mostra si è inteso riscoprire e restituire a un largo pubblico parte dell’ampio patrimonio storico conservato nei due Atenei al fine di stimolare un processo di valorizzazione e accessibilità degli strumenti di una ricerca d’avanguardia per la cosa pubblica.

La cosa pubblica”  racconta l’evoluzione iniziata nella seconda metà dell’800 in campo scientifico a Torino con particolare attenzione ai temi del lavoro, dell’igiene, della casa e del miglioramento della qualità alimentare che hanno influito sulla costruzione della moderna società contribuendo a innalzare il livello sociale e culturale della classe operaia mediante un benessere allargato.

Attraverso il ricco patrimonio dei due Atenei si racconta lo sviluppo della scienza in ambito medico e tecnico. Una evoluzione scientifica che a partire dalla seconda metà dell’Ottocento ha fortemente contribuito a definire il volto dell’Italia moderna. I temi della salute pubblica, la prevenzione dagli infortuni in ambito lavorativo, l’igiene e l’attenzione alla casa “per tutti” propri del periodo a cavallo tra Ottocento e inizio Novecento sono stati  gli stimoli per domande aperte sull’oggi e sul ruolo della scienza per costruire una società più giusta, inclusiva e democratica.

Il catalogo è edito da Franco Angeli

Maria Cristina Bozzo

cristinab@vicini.to.it

 

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