Una tre giorni che merita l’uso del termine successo: “E’ una caratteristica di famiglia”, interpretata dal Teatro dell’Ora al teatro Agnelli giovedì, sabato e domenica, è una commedia di Ray Cooney (trad. di Maria Teresa Petruzzi) che ha spesso le caratteristiche della farsa.
La situazione più ovvia e abusata nel teatro, un lui (dottore) una lei (ex infermiera) e la comparsa di un “regalo” inatteso ed inopportuno, diventa, a causa delle menzogne a catena del protagonista, lo scenario di equivoci, caricature e situazioni comiche effervescenti.
Detta così, sembrerebbe un’operazione semplice: invece, commenta il regista Gianni Lanza, la preparazione è durata ben sette mesi. E c’è da crederci: le battute si inanellano con una velocità supersonica, rallentare il ritmo o mancare un inserimento potrebbe far crollare l’impianto comico e con questo l’atmosfera. Oltre al complesso allestimento scenico, le maggiori difficoltà in fase di preparazione sono state, ci confessa il regista, il mantenersi concentrati alle gags di Domenico e di Beppe ed il far partecipare alle prove don Valter, preso dai suoi molteplici impegni di responsabile dell’Oratorio Agnelli.
Bravi e brillanti i protagonisti, con un affiatato mix di interpreti, che accanto ai “soliti noti” del Gruppo – Gianni Lanza, Domenico Catalano, Franco Ghibaudi, Gianna Indelicato, Mariangela Menso, Lucia Bruera, Silvana Matarazzo, Beppe Minelli – presentava alcune nuove leve: oltre a don Valter Rossi, Davide Nano, Pasquale Liporace, Monica Toselli. Ma essere bravi individualmente non sarebbe bastato: in questo contesto la bravura deve essere collettiva.
Menzione speciale per Gianni, per aver tenuto insieme tutti i personaggi.