Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Festival delle Migrazioni

Torna a Torino per la sua quarta edizione che si svolgerà dal 27 settembre al 2 ottobre il “Festival delle migrazioni”. Anche quest’anno come in passato si snoderà in vari luoghi della città, tra l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, le sedi di Pastorale Migranti e Valdocco e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora.

L’argomento del festival saranno le migrazioni, in tutte le loro possibili declinazioni e verrà affrontato attraverso dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti.

Per la sezione INCONTRI aprirà il festival Cecilia Sala, che attraverso gli incontri con vari giornalisti parlerà del rapporto guerra/informazione tracciando anche una mappa dei vari conflitti aperti.

Il TEATRO si presenta come l’anima propulsiva del festival contando nell’edizione 2022 il record di spettacoli: nella sei giorni sono infatti otto le proposte teatrali, con protagonisti interpreti internazionali.

Confermato anche in questa edizione un appuntamento molto amato dal pubblico del Festival delle Migrazioni, quello della Cena delle cittadinanze: una lunga tavolata allestita nel cortile di San Pietro in Vincoli sarà l’occasione per condividere il cibo portato da casa o i piatti proposti dalle cucine dal mondo presenti al festival.

Il cibo è anche al centro dell’evento realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Sguardi e metafore su cibo e migrazione in cui si alterneranno momenti conviviali e parole per approfondire concretamente alcuni aspetti: ad esempio i cambiamenti climatici e la migrazione e con Gabriele Proglio, un dialogo sulla storia coloniale italiana attraverso la storia del cibo e la gastronomia come terreno di incontro e arricchimento culturale.

Per TESTIMONIANZE anche in questa edizione uno spazio fondamentale sarà occupato dalle testimonianze dirette delle migrazioni: per parlare della migrazione siriana saranno presenti Muna e Mido Khorzom. Il pubblico del festival potrà approfondire inoltre le questioni legate alla rotta migratoria americana nell’incontro Al Otro lade scoprire il forte legame che esiste tra cibo e migrazione, sempre tramite le voci di persone migranti.

Spazio anche per MUSICA e CINEMA. La musica, con i concerti di Baba Sissoko, artista e compositore del Mali, della giovane cantautrice di origine marocchine Rania Khazoure, della reggae band Woolers. Inoltre Chris Obehi, nato in Nigeria nel 1998.

Per il cinema tornano gli appuntamenti cinematografici a cui è dedicata la serata di mercoledì 28 settembre. Al Polo del ‘900, in seguito alla premiazione dei vincitori della Call Sguardi 2022, è previsto un incontro in collaborazione con ZaLabe e la proiezione di No Hard Feelings (Future Drei) di Faraz Shariat, in organizzata in collaborazione con il Lovers Film Festival.

ARTE. Il festival dialoga anche con l’arte attraverso la mostra “E coglieremo i saperi delle nostre resistenze”, in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Si tratta della prima personale in Italia della peruviana Daniela Ortiz: dipinti, ricami e installazioni per raccontare le Resistenze delle donne nei luoghi post bellici e coloniali. Fondazione Sandretto ospiterà inoltre uno degli spettacoli in programma.

Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie teatrali A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà. Il Festival delle Migrazioni è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Otto per mille Chiesa Valdese e MiC e patrocinato da Città di Torino, Città Metropolitana, Circoscrizione 7, Ordine degli Assistenti Sociali Consiglio Nazionale e Regione Piemonte.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.

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www.festivaldellemigrazioni.it

 

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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