E mentre in Barriera a Torino si utilizzano Scec per fare acquisti solidali e sostenibili sotto casa, nel mondo la Banca Centrale Cinese frena la corsa dei Bitcoin, vietando alle istituzioni finanziarie cinesi di scambiare la moneta virtuale. Un tentativo di sgonfiare la bolla finanziaria mondiale che ha portato un Bitcoin a valere 1.200 dollari.
Ma che cosa sono questi Bitcoin?
Moneta virtuale. Sistema di pagamento on line grazie ad un software opensource che consente di condividere banconote virtuali invece che file musicali.
Wikipedia scrive che la moneta elettronica chiamata Bitcoin nasce nel 2009 creata da uno sconosciuto che si cela sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, si può acquistare su siti appositi, cambiando la propria valuta nazionale in moneta digitale e la si può custodire nel proprio portafoglio virtuale, scaricando sul proprio smartphone o tablet una semplice app.
I Bitcoin possono essere posseduti e trasferiti in modo anonimo on line attraverso una struttura peer to peer, ovvero un sistema di condivisione di risorse e servizi tra computer. Non fanno capo a nessun ente centrale, ovvero nessuno può influire sul valore se non il numero delle transazioni stesse generate dalla rete. Ma chi li usa? Parecchi, visto che oggi ce ne sono in circolazione quasi 11 milioni. La moneta, regolarmente quotata sui mercati valutari in rapporto alle principali divise del mondo, rappresenta un’opzione di pagamento online sempre più diffusa: pare che nei Paesi a rischio default sia diventata un bene rifugio mentre China Telecom, il più grande operatore di telefonia mobile della Cina, ha lanciato una promozione che permette di acquistare un telefono cellulare Samsung con Bitcoin.
Inoltre a Cipro, la University of Nicosia permette ai propri studenti di usare la moneta virtuale per pagare le tasse scolastiche. Tante le associazioni e fondazioni che accettano Bitcoin: in Italia l’Associazione Luca Coscioni ha deciso di dare la possibilità di iscriversi e fare donazioni nella moneta digitale.
Le opinioni sul nuovo fenomeno sono contrastanti. I più entusiasti vedono l’inizio di una nuova generazione di servizi finanziari innovativi, aperti e senza padroni, o un antidoto alle tendenze inflazionistiche delle banche centrali. I più avveduti segnalano il pericolo delle transazioni anonime che potrebbe celare compravendite illegali (armi e droga). Di certo ci si avventura in un mondo ancora poco conosciuto, all’apparenza poco accessibile e complicato, così come ci appariva il meraviglioso world wide web qualche decina di anni fa….
Mascia Manzon
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