Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Buddha10 al Mao

Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista

La nuova mostra aperta al Mao dal 20 ottobre 2022 al 3 settembre 2023, a cura di Davide Quadrio e Laura Vigo, porta all’attenzione del grande pubblico sculture buddhiste mai presentate prima, provenienti dalle  collezioni del museo di Via San Domenico 11; avrà la durata di quasi un anno,  durante il quale saranno affrontati progressivamente contenuti nuovi, offrendo al visitatore la possibilità di assistere a analisi scientifiche all’avanguardia ed esperienze immersive digitali.

Le collezioni del MAO sono un corpus eterogeneo costituito da circa 2.300 oggetti provenienti da luoghi geografici e culturali molto distanti fra loro. La sezione numericamente più rilevante è quella dedicata alla Cina, composta principalmente da opere e manufatti legati al mondo rituale e all’ambito funerario e religioso, fra cui spiccano oltre venti grandi statue buddhiste in legno o pietra di epoche diverse (dal V al XIX secolo) mai mostrate al pubblico. Esse verranno esposte proprio in occasione della mostra, accostate ad alcune sculture – tra cui oltre trenta bronzetti votivi della collezione Auriti e due straordinarie teste scultoree in pietra di epoca Tang (618-907 d.C.) – provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, con cui il Museo ha avviato una proficua e articolata collaborazione, e a un importante prestito proveniente dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova.

Ai visitatori sarà anche proposta un’esperienza in VR della grotta 17 dei templi buddhisti di Tianlongshan, da cui provengono alcune delle opere in mostra, per fornire un ulteriore livello di approfondimento e di comprensione di questo sito archeologico e dei suoi reperti. La ricostruzione in 3D è stata realizzata in collaborazione con la Chicago University.

Nella parte iniziale del percorso espositivo troverà invece spazio un progetto site specific realizzato dal botanico e studioso Stefano Mancuso, professore all’Università di Firenze e fondatore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, destinato agli studi sul comportamento delle piante, insieme all’artista e designer Andrea Anastasio, un giardino di composizioni vegetali che ha lo scopo di accogliere il pubblico e purificare l’aria: i visitatori saranno invitati a trascorrere qualche minuto in questo spazio prima di accedere alla mostra, per “ripulirsi” e prendere parte a una sorta di rituale, di processo di costruzione di consapevolezza necessario ad affrontare la sacralità degli oggetti esposti nelle sale successive.

Anche Buddha10, come già Il Grande Vuoto, è un’esperienza aperta, viva, in continua evoluzione: in primavera la mostra subirà un cambiamento radicale e, grazie all’intervento di studiosi e artisti e alla sostituzione di numerose opere, il percorso espositivo verrà profondamente rinnovato: i visitatori saranno quindi invitati a tornare più volte in Museo per scoprire nuove opere e nuovi spunti di riflessione.

Per favorire questo approccio dinamico e interculturale, il percorso di mostra vedrà la presenza di opere di artisti contemporanei, che proporranno nuove letture e riflessioni sulle collezioni museale, la loro fruizione e percezione da parte del pubblico. Fra gli artisti coinvolti segnaliamo Lu Yang, Xu Zhen, Wu Chi-Tsung, Charwei Tsai e Zheng Bo, le cui opere saranno parte integrante del percorso di mostra. In particolare, l’installazione Drawing life di Zheng Bo è anche parte del progetto espositivo The Mountain Touch, visitabile al Museo Nazionale della Montagna dal 5 novembre 2022 al 2 aprile 2023, mentre Ah di Charwei Tsai è uno dei tre capitoli di So will your voice vibrate di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, realizzato con GAM e Palazzo Madama.

La mostra sarà arricchita di progetti site specific e performance musicali di alcuni artisti attivi a livello nazionale e internazionale, fra cui Lee Mingwei e Amosphère.

A partire da questo progetto espositivo, il MAO inizia il suo impegno per una gestione più green delle mostre. Buddha10 tiene infatti conto dell’impatto ambientale ed è realizzata in un’ottica di sostenibilità: non sarà presente nessun allestimento “usa e getta”, ma solo elementi concepiti in base alla possibilità di essere riutilizzati in progetti futuri. Il progetto di allestimento è curato da dArk Studio.

In occasione della mostra Buddha10 Chiara Lee & Freddie Murphy propongono una serie di appuntamenti che prendono il via la sera dell’inaugurazione della mostra, il 19 ottobre, e proseguono fino all’estate: non semplici concerti, ma piuttosto un rito sonoro collettivo itinerante, officiato da artisti provenienti dal continente asiatico e dalla relativa diaspora.

Tutti i dettagli sul public program e il programma completo QUI.

Grazie alla convenzione con L’Istituto dei Sordi di Torino, i contenuti della mostra sono disponibili in LIS Lingua dei Segni italiana e in versione audio.

MAO Museo d’Arte Orientale

Via San Domenico, 11, Torino – www.maotorino.it

ORARI

martedì – domenica: 10 – 18. Lunedì chiuso.

La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.

BIGLIETTI

Intero 10 €; ridotto 8 €

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

 

 

 

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