Della sezione fuori concorso Surprise, nove sono i film in cartellone, gran parte dei quali destinati ad arrivare nelle sale italiane: la rassegna quest’anno è dedicata al cinema francese, il Paese che ha il maggior numero di spettatori, di sale e di schermi in Europa, e la cui creatività è sovente d’ispirazione e stimolo al panorama cinematografico internazionale.
Segnaliamo Le coeur noir des forets, una produzione franco belga del regista Serge Mirzabekantz. Nikolai, sedici anni, vive in una casa-famiglia. Porta nel soprannome Mowgli lo stigma dell’abbandono in una foresta quand’era bambino e dentro di sé il desiderio di costruire la famiglia che non ha mai avuto. Continua ad avere con la natura e gli alberi un legame profondo, tanto che quando in comunità arriva una ragazzina da cui è attratto, la quindicenne Camille, la conduce a vivere nella foresta: per trovare quelle”radici” e la forza che le origini familiari non hanno fornito loro.
L’ obiettivo di diventare a loro volta genitori apre un orizzonte diverso, anche se non tutto è come appare.
Particolarmente efficace Le monde après nous, del regista francese di origine tunisina Louda Ben Salah–Cazanas, in cui un giovane scrittore di belle speranze, Labidi, è costretto ad arrangiarsi per vivere: da fare il rider per Glove al venditore di occhiali. L’angoscia che deriva dal bisogno di realizzare i propri sogni, ma nel contempo dover campare, sembra aggravata dall’incontro con Elisa.
Il film, che rivela freschezza e verità, con rimandi al cinema della nouvelle vague francese, mostra quella generazione di trentenni che – come dichiara il protagonista – vive “il tempo che gli alti stipendi permettono, ma l’urgenza dei più umili”, non sente di appartenere a niente, e si dibatte in un vuoto in cui rischia di annegare.
Anna Scotton
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