Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

CinemAmbiente: Su quei monti.

Due registe, due visioni opposte della montagna.

Salire su una vetta, camminare su sentieri impervi, su una stretta cresta di un colle, è sempre stato sinonimo di avventura, di libertà, di vicinanza alla natura.

Raffaella Tolicetti, con il documentario Alle radici del cielo (87′), ci fa conoscere la famiglia Squinobal, la forte unione tra i fratelli Oreste e Arturo, il sentire le proprie radici Valser, il rapporto con l’alta quota. Nelle imprese di Oreste, secondo uomo a conquistare l’Himalaya senza bombole, le tragedie sfiorate e la sua scomparsa precoce per malattia hanno portato la famiglia a realizzare il sogno di Oreste: il rifugio ecosostenibile a 2600 mt ai piedi del Monte Rosa,  nell’alta Valle del Lys.

Una struttura che dimostra come il turismo moderno possa vivere e integrarsi un ambiente fragile, ma potente e maestoso al contempo  quale è la montagna. Lo stesso habitat che la regista milanese Eleonora Mastropietro considera e riprende soprattutto come sfondo  alla città. Così in Montanario (87′) protagonista diventa la Skyway, la moderna funivia del Monte Bianco, miracolo tecnologico che  annulla il fascino naturalistico di una ascensione in quota trasformandola in una comoda gita fuoriporta. Montagna  a misura di selfie, la Punta Helbronner raggiunta senza alcuna fatica grazie al  sistema di cavi e pulegge della macchina. All’arrivo spazi attrezzati per relax, il laghetto per i bimbi, tripudio di vetro e lamiera: una spersonalizzazione confermata dall’assenza di dialoghi, come un viaggio sulla metro, tra la calca in attesa di salire per raggiungere quotidianamente il luogo di lavoro. I turisti giapponesi col cellulare in mano a riprendersi divertiti in scivolate sul ghiaccio a breve distanza dall’impianto, sono uno sfregio alle  immagini pionieristiche (1911) degli scalatori impegnati nell’ascesa al Dente del Gigante.Se la Tolicetti  conduce lo spettatore non solo nel rifugio, ma all’interno dei valori peculiari che da sempre caratterizzano la montagna, la Mastropietro che definisce “democratico”, l’approccio facile ad essa  (a patto di spendere 55 euro a persona, 170 scontato famiglia) sveste quell’esperienza di ogni sacralità.

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

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