Orientarsi e’ il sistema pubblico di orientamento alle scelte scolastiche, formative e professionali dedicato agli adolescenti e ai giovani dai 12 ai 22 anni, alle loro famiglie e agli insegnanti.
Al Palaruffini venerdì 29 e sabato 30 dicembre dalle 9.30 alle 18.00 gli studenti delle scuole medie inferiori, le loro famiglie, gli insegnanti hanno potuto incontrare in unico spazio le scuole superiori di secondo grado pubbliche e parificate e le agenzie formative della Città di Torino. Numerosi sono stati i seminari informativi di approfondimento sul sistema scolastico e sull’importanza di effettuare delle buone scelte per il futuro formativo e scolastico, a cui si poteva accedere liberamente grazie alle indicazioni colorate presenti sulla mappa ricevuta all’ingresso.
Questo in sintesi e’ stato il Salone dell’Orientamento 2013, evento che ha raccolto le sollecitazioni cittadine e che è stato realizzato dalla Provincia di Torino in collaborazione con il Comune di Torino, così come ci ha raccontato Antonella Sterchele Responsabile dell’Ufficio Orientarsi della Provincia di Torino. “Da alcuni anni i saloni dell’Orientamento si realizzano su tutto il territorio provinciale, ma a Torino e’ la prima volta che si è tenuto il salone, un’esperienza era già stata fatta l’anno scorso ma aveva coinvolto solo quattro circoscrizioni cittadine. In questi due giorni invece sono state presenti 50 scuole secondarie di secondo grado statali, 16 scuole di secondarie di secondo grado parificate e 10 agenzie formative, tutte le realta’ scolastiche cittadine suddivise per aree di interesse: scienza e tecnologia, industria e artigianato, servizi commerciali e aziendali, artistica e grafica, umanistica, turismo e lingue straniere, ospitalità e ristorazione, ambiente e costruzioni. C’erano anche spazi informativi riservati alle associazioni che si occupano di disabilità e alla mediazione interculturale per l’accoglienza delle famiglie straniere”.
Nel ricco programma di iniziative particolare interesse c’è stato per il seminario Dis/orientati: BES, EES, DSA: il passaggio dalla scuola media al sistema dell’obbligo di istruzione e formazione.
Ezio Como e Flavio Buson dell’ Area Istruzione e Formazione Professionale della Provincia di Torino, relatori del seminario ci hanno spiegato che “Il ragionamento che sta alla base, parte dalla consapevolezza che se è gia’ difficile scegliere il proprio futuro scolastico per un normodotato, lo è ancora di più per gli studenti con disabilità o con esigenze educative speciali, perché aumentano le ansie e le preoccupazioni di genitori e figli su scelte che siano adeguate. Diventa perciò essenziale fornire un’informazione orientativa che illustri le differenze tra l’inserimento in un percorso scolastico o di formazione professionale”.
Dal 2007 con la Legge Regionale n. 28 sul diritto allo studio, la Regione Piemonte ha previsto azioni per garantire il diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione degli allievi disabili certificati o con necessita’ educative speciali.
Nello specifico le esigenze educative speciali, individuabili attraverso diagnosi medica, sono ascrivibili a tre patologie: insufficienze mentali border line, disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia), sindromi ipercinetiche. “Al momento dell’iscrizione – sottolinea Ezio Como -presentando la documentazione richiesta, si richiede l’attivazione di una progettazione didattica personalizzata, che prevede misure compensative e dispensative per facilitare e sostenere il percorso di studio degli studenti con esigenze speciali, ad esempio l’uso della calcolatrice per un discalculico”.
Per approfondimenti
www.provincia.torino.gov.it/formazione/istruzione/disabili