L’eleganza del riccio (L’Élégance du hérisson) è un romanzo del 2006 scritto da Muriel Barbery.
Renée Michel sembra essere la comunissima portinaia del numero 7 di rue Grenelle, un condominio parigino abitato da famiglie facoltose: è apparentemente sciatta, pigra, perennemente presa dalla cura del suo gatto (Lev, in onore di Tolstoj), dalla televisione e dalle sue piccole faccende private. In realtà, Reneé è una persona coltissima: si interessa di arte, di filosofia, di cinema, di musica classica e di cultura giapponese ma preferisce dissimulare la propria erudizione. È vedova, ma non affronta la sua solitudine con rancore o nostalgia, bensì esplorando ogni sfaccettatura della propria anima, ogni sfumatura dei propri sentimenti con grande distacco e grande perizia filosofica. Solo un segreto doloroso, celato sino alla fine, sfugge alle sue analisi.
Ad animare le pagine della vicenda è il personaggio della dodicenne Paloma Josse, piccola e minuziosa Giudice dell’Umanità (come la definisce l’autrice) è in perenne lotta con tutta la sua famiglia…
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