Dal 15 ottobre entrano in vigore le misure antismog concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni e dalle principali Città con il ministero per l’Ambiente, varate con un provvedimento della Giunta regionale piemontese; in Piemonte, grazie a un contributo del ministero dell’Ambiente integrato in parte dalla Regione, saranno disponibili incentivi per cambiare i vecchi furgoni più inquinanti.
Il 15 ottobre scatta il blocco totale e definitivo di tutti i veicoli Euro 0: fermi 24 ore al giorno, tutti i giorni compresi i festivi e per tutto l’anno. Provvedimento valido anche per ciclomotori e motocicli fino ad euro 0, ma solo fino al 31 marzo. Fermi anche, dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 19, i diesel euro 1, 2 tutto l’anno, quelli euro 3 per sei mesi, siano essi ad uso persone (M1) o merci (N1, N2, N3).
Queste le principali prescrizioni per quanto riguarda le misure di limitazione della circolazione veicolare permanenti in vigore nel prossimo inverno a Torino. Si tratta delle misure stabilite dall’Accordo di bacino padano e poi concordate in sede di Città Metropolitana.
Anche per quanto riguarda le esenzioni, ci sono delle novità: esentati dal blocco euro 0 sono essenzialmente i veicoli diretti presso officine e centri autorizzati al fine di effettuare la revisione o la rottamazione, quelli di interesse storico e collezionistico e quelli guidati da ultrasettantenni. Per gli euro 1, 2 e 3 diesel l’esenzione scatta in caso di veicoli al servizio di manifestazioni autorizzate e di operatori economici che partecipano mercati settimanali e fiere (mercatali e artigiani) soltanto tra le 8 e le 8,30 e tra le 14 e le 16 (15-17 sabato e festivi), fino al 1/10/2019. Per quanto riguarda le limitazioni temporanee, principale novità la presenza di una voce dedicata ad artigiani e aziende che possano dimostrare di dover fare un intervento tecnico indilazionabile.
Oltre a Torino, sono interessati i comuni di Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Druento, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Pino Torinese, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano.
Per mitigare il disagio agli operatori commerciali il ministero per l’Ambiente metterà a disposizione nelle prossime settimane, in compartecipazione con la Regione, finanziamenti dedicati ad agevolare il ricambio dei mezzi commerciali diesel più vecchi con mezzi meno inquinanti. Per incentivarne la sostituzione sono disponibili 4 milioni di euro: di questi, due provengono dal ministero dell’Ambiente. Chi vorrà acquistare un nuovo veicolo rottamando quello vecchio potrà contare su un contributo che varia da 4mila a 10mila euro. Verrà emanato un bando regionale per accedere ai finanziamenti, volti in particolare ai commercianti ambulanti e agli artigiani in servizio di reperibilità.
L’Accordo di bacino padano per l’attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell’aria è stato sottoscritto a Bologna durante il G7 Ambiente il 9 giugno 2017 dal ministro per l’Ambiente e dai presidenti di Regione Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna. Le misure individuate, applicate con propria delibera di Giunta da ciascuna Regione su tutto il territorio di sua competenza, sono prioritariamente rivolte al settore traffico (limitazioni veicoli diesel), ai generatori di calore domestici a legna, alle combustioni all’aperto e al contenimento delle emissioni di ammoniaca dalle attività agricole e zootecniche, al fine di stabilire una strategia comune per limitare la produzione di Pm10 e di altri agenti inquinanti e migliorare la qualità dell’aria in tutta la pianura.
I livelli di allerta saranno stabiliti sulla base del valore medio di Pm10 tra quelli rilevati nelle stazioni Arpa di Rebaudengo, Lingotto e Beinasco; se, per motivi tecnici, uno di questi dati non fosse disponibile, sarà sostituito da quello della stazione Rubino. Il controllo dei dati di Pm10 avverrà due volte nella settimana, il lunedì e il giovedì, con eventuale attivazione dei livelli d’allerta a partire dal martedì o dal venerdì.
Al livello arancio, da applicare dopo 4 giorni consecutivi di superamento della soglia di 50 mcg/mc, a fermarsi saranno anche i motori diesel euro 4, dalle 8 alle 19 i veicoli per il trasporto persone; Trasporto merci: orario continuato 8-19 per i veicoli euro 1,2 e 3, con orario 8,30-14 e 16-19 per gli euro 4.
Con il livello rosso, attivo al raggiungimento del 10° giorno consecutivo di valori oltre soglia, si fermano tutti i veicoli a motore diesel euro 4 e gli euro 5 immatricolati prima del 1/1/2013 e i veicoli privati e commerciali a benzina euro1, sempre dalle ore 8 alle ore 19 (per i commerciali dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19).
Al livello viola, corrispondente a 20 giorni consecutivi di sforamenti, i veicoli a benzina euro 1 e i diesel fino a euro 5 si fermeranno per un arco di tempo più lungo: dalle ore 7 alle ore 20, senza distinzione tra persone e merci (questi ultimi perdono dunque il diritto alla ‘finestra’ pomeridiana).
Dal 1 ottobre 2019 ad essere permanentemente esclusi dalla circolazione in città, come avverrà da lunedì per i veicoli con classe euro 0, saranno i diesel euro 1 e dal 1 ottobre 2020 i diesel euro 2.
Dal 1 ottobre 2020 saranno fermati durante la ‘stagione critica’ (1/10-31/3, ore 8-19) i veicoli euro 4 diesel.
Vige sempre il divieto, per tutti i mezzi a motore, di sostare con il motore acceso.
Come negli anni precedenti i veicoli utilizzati per il car-pooling sono esentati dalle limitazioni emergenziali. Deroga anche per i guidatori utrasettantenni.
Il sito internet della Città www.comune.torino.it informerà tempestivamente i cittadini in merito all’applicazione dei livelli d’allerta, che sarà comunicata dall’ufficio stampa alle testate d’informazione; anche i principali canali social saranno utilizzati dalla Città per avvisare la popolazione nel modo più rapido possibile.
AngeloTacconi
loris@vicini.to.it
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