“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

La leggenda di San Francesco

Festival internazionale dell'Economia

Che Alessandro Barbero sia un grande affabulatore si è ancora una volta dimostrato nel suo intervento al Teatro Carignano dove, nell’ambito del Festival Internazionale dell’Economia, ha tenuto una divertente lezione dal titolo “La leggenda di San Francesco”.

Laddove leggenda, come ha spiegato l’esimio professore, non sta per Leggenda come la intendiamo oggi, ma come la si intendeva ai tempi del Santo…cioè ciò che si legge. E così veniamo a scoprire qualcosa che sospettavamo da tempo. La storia come ci arriva e di conseguenza le nostre conoscenze (ricordiamo che il titolo quest’anno è Chi possiede la conoscenza) sono il frutto di rimaneggiamenti avvenuti nel tempo a seconda dell’interpretazione dei fatti che faceva più comodo al potere del momento. Quindi grande divario dalla prima storia di San Francesco raccontata subito dopo la sua morte dai suoi confratelli cioè coloro che lo avevano conosciuto personalmente e quella che negli anni venne raccontata dalla Chiesa Ufficiale, che si preoccupava di rendere l’immagine del Santo consona al modello più utile al momento. Quindi, nei rimaneggiamenti seguenti, poco o niente traspare degli aspetti ruvidi del suo carattere, delle sue ire, delle sue critiche all’ufficialità.

Barbero argutamente paragona l’ordine Francescano degli inizi ad una innovativa Startup che in qualche modo aveva già una struttura simile a quelle odierne; infatti, era una piccolissima organizzazione nata dall’intuizione di un fondatore carismatico che aveva una sua “mission”.

Divertenti analogie. Comunque sulla biografia ufficiale dell’ordine San Bonaventura da Bagnoregio, considerato uno tra i più importanti biografi del Santo, ha preso tutti i testi che esistevano decidendo cosa ricordare e cosa no, e sapendo che ciò che ometteva nella sua biografia sarebbe stato dimenticato per sempre.

E così, ci ha raccontato con la verve che lo contraddistingue Alessandro Barbero, la vera conoscenza, probabilmente, non la possiede nessuno.

Giulia Torri

giulia@vicini.to.it

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