Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Incontro con Roberto Casati “La lezione del freddo”. Per Leggermente 2017-2018

Non è detto che lo studioso che si occupa di scienze cognitive debba limitarsi a sedere al suo scrittoio per elaborare teorie; ma nemmeno ti aspetti che decida di attraversare l’Atlantico in barca a vela per inaugurare un progetto di ricerca sulla navigazione “low tech”. Non a caso il progetto, condotto nell’inverno del 2016 da Roberto Casati, si intitola “Cognition in the Wind”. Un’avventura, forse, ma un’esperienza di vita, di conoscenza.

Non diversa, da questo punto di vista, da quella narrata da Casati ne “La lezione del freddo”, saggio che verrà presentato nell’incontro del 19 gennaio e frutto di una sperimentazione condotta nei boschi del New Hampshire. “Un filosofo, la sua famiglia e altri animali all’esigente scuola del freddo: ritrovare un sentiero perso nel bianco; leggere Thoreau e Hawthorne; mai e poi mai usare il freno sul ghiaccio; coltivare stalattiti; costruire un pratico igloo davanti a casa, lasciare il cane in macchina senza farlo congelare…Piegare la vita domestica alle intemperie significa imparare ad assecondare la natura invernale del mondo. Senza fuggirla, addestrando la mente e le mani a comprenderla. Perché il freddo non è un nemico, per quanto sia temibile. Il freddo è un grande maestro che rischiamo di perdere per sempre.” (http://www.einaudi.it/libri/libro/roberto-casati/la-lezione-del-freddo/978880623610)

Anche la scelta della lettura di Thoreau come compagnia non è casuale. Filosofo, botanico, naturalista, un giorno di primavera 1865 Thoreau prende a prestito un’ascia, si rifugia in un bosco (nel Massachusetts, ma rispetto alle distanze americane sono due passi) e si costruisce una capanna di tronchi per viverci 2 anni a contatto con la natura. E’ il recupero del mito del buon selvaggio (Rousseau insegna), realizzato attraverso l’abbandono della civiltà e della vita sociale organizzata in funzione di uno stile di vita che presupponeva drastici interventi, frugalità, indipendenza. Un messaggio fortemente provocatorio, nell’era della spinta tecnologico-consumistica degli Stati Uniti, di riferimento ideale per generazioni di ecologisti, pacifisti (il saggio “Disobbedienza civile” fa testo anche oggi) ed anticonformisti.

Messaggio presente anche nel saggio di Casati: ”Ancora oggi nel frigorifero teniamo un campione di neve del New Hampshire. La chiamiamo cosí, neve, anche se nel viaggio di ritorno dall’America, alla fine di giugno, si sarà sicuramente sciolta. È passata per vari stati, adesso è un cilindretto di ghiaccio. Acqua del New Hampshire, come se fosse il brand di una colonia, sarebbe piú appropriato.

E non escludo che un giorno, forse neanche troppo lontano, non si parlerà piú di neve in quella regione del mondo, come in nessun’altra; sarà lecito, o avrà senso, nominare soltanto l’acqua, allo stato liquido, o magari di vapore. La neve? Un’icona, un nome, un ricordo. “

Con questo incontro l’ Associazione Sportidea Caleidos celebra uno dei suoi “20 eventi” nell’ambito dei festeggiamenti per il quarantennale dalla fondazione e della sua presenza sul territorio di Miarafiori Nord.

Venerdi 19 gennaio ore 18.30 – Cascina Roccafranca
Roberto Casati presenta il libro “La lezione del freddo” ed. Einaudi

                                                      in collaborazione con Ester Armanino.

                                           A cura del gruppo di lettura Sportidea Caleidos

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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