Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

TAV Nota 4. Contrordine.

Questa nota 4 può solo essere una sospensione, un punto e a capo tra un passato ormai definitivamente alle nostre spalle, quello dell’analisi costi benefici marchiato prof. Ponti, ed un futuro che deve prendere forma.

Dunque. Avevamo messo in rilievo come nel lavoro della commissione non potesse esserci un documento finale, in cui un membro non aveva messo la sua firma, senza una relazione di minoranza. Ed infatti è arrivata. Pierluigi Coppola, in un’intervista al Correre (13 febbraio) dichiarava le sue perplessità sul metodo usato per l’analisi costi-benefici e quindi anche sui risultati che ha prodotto.

Ma soprattutto mette in luce “l’inserimento nei costi del mancato incasso delle accise sui carburanti“.

E’ proprio su questo aspetto che si sofferma la “contro-analisi” di Carlo Cottarelli e Giampaolo Galli, nell’intervista di Paolo Griseri su Repubblica del 19 scorso. Un po’ a tutti noi era sembrato stridente il fatto che i mancati introiti delle accise sui carburanti e dei pedaggi autostradali potesse essere computato come un elemento sfavorevole alla realizzazione dell’opera. Ora però Cottarelli e Galli mettono in rilievo il paradosso: con questa premessa “quanto più l’opera ha successo e attrae traffico, tanto più è un inutile spreco”.

Con un corollario inquietante: “anche se i costi dell’investimento fossero zero, bastano i costi in termini di minori accise e pedaggi per portare quasi a zero i benefici”.

Nell’articolo di Paolo Griseri, che consigliamo di leggere per la chiarezza e la sintesi, vengono rimessi in fila i numeri, considerando da una parte i costi degli investimenti e della manutenzione periodica “a vita intera”, dall’altra i benefici in termini di riduzione della congestione del traffico (su gomma) ed aumento atteso del traffico di merci e passeggeri, prendendo anche doverosamente in considerazione il risparmio dei costi legali. Con un risultato positivo, fra 4 e 5,7 miliardi.

Doverosamente, dicevamo circa i costi legali, perché, qualcuno sembra dimenticarsene, ci sono dei contratti in essere e delle opere iniziate.

Ora tutto sarà rimesso in discussione: ci sarà una commissione parlamentare, come da prassi consolidata. Quando non si sa o non si vuole decidere si convoca una commissione. Ci sarà l’ennesima revisione del progetto, ne ricordiamo 7, si cercherà di trovare nelle pieghe del progetto qualche ridondanza tecnica, qualche lusso disdicevole. Per risparmiare non si bada a spese.

Ma cosa ci si aspetta, che deliberi il Parlamento, se fare o non fare delle opere pubbliche?

Chiederemo a Cottarelli di inserire un costo extra: un viaggio terapeutico gratis per tutti i torinesi, Si TAV e No TAV, da Torino a Lione. Passeggero in prima classe, il Ministro. Quello dell’epoca.

L’immagine è ovviamente un auspicio. (http://www.creativepack.it/treno-packaging)

 

Gianpaolo Nardi/Angelo Loris Tacconi

gianpaolon@vicini.to.it

lorist@vicini.to.it

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