Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Venezia 79: cala il sipario

Ultimi  luccichii dei flash sullo storico red carpet del Lido. Dissolvenza. Cosa ricorderemo di questo “Venezia 79”?

  • La mail agli accreditati, ai quali – sentite le proteste – veniva comunicato che dal 1° settembre il sistema di prenotazioni online avrebbe aperto alle ore… 6.45, anziché alle 7.00, per consentire al pubblico di  raggiungere in tempo le prime proiezioni (quelle delle ore 8.30 – 9 per intenderci). Anche se le lagnanze non puntavano a un ulteriore anticipo su un orario già sufficientemente monastico,  l’umore dei cinefili in sala non ne ha risentito. Irriducibili.
  • Le curiosità serali su come si sarebbero presentate (s)vestite  star e starlette. Spacchi inguinali, scollature infinite e l’ intimo – quando presente – rigorosamente a vista. Ma, soprattutto, incrociando il gregge di modelle e influencer, fuori contesto e  indistinguibili tra loro, la domanda sorgeva spontanea:  Giorgia Soleri, Giulia Salemi o Cecilia Rodriguez con fidanzato  al seguito, cosa ci fanno qui? Niente, ma “instagrammano” abbigliamento e gioielli, fornendo ai marchi indossati una imperdibile vetrina. Business is business.
  • Parola d’ordine: red lips. Irrinunciabili. Seguaci di Morticia Addams le attrici hanno acceso la passerella veneziana con tutta la gamma dei rossi infuocati sulle labbra: una per tutte Vanessa Kirby ( protagonista del film The Son). 
  • Dimenticabili sia i passaggi  degli sportivi in tiro, come quello dell’infettivologo. Imbarazzo per il politico imbucato a ridosso delle elezioni: patetico bisogno di visibilità, accentuato dalla presenza della compagna decorativa appesa al braccio.
  • La profondità intellettuale di Paolo Virzì: alla conferenza stampa del film Siccità ha constatato come l’allarme sanitario e climatico sia  “un’occasione dolorosa ma anche vitale per interrogarsi sul senso del lavoro artistico” e su come la pratica del racconto – nelle sue diverse forme – rappresenti una salvezza possibile.
  • L’ultima sera, pur con l’ immaginabile coda di polemiche su promossi e bocciati, si celebra la festa collettiva rappresentata dalla proiezione nelle sale del Lido dei film vincitori. Lunga vita al cinema.

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

 

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