
E’ vero che questo è un periodo in cui stupirsi può apparire fuori moda, ma la notizia che la sanità cittadina sia salita all’onore delle cronache nazionali è francamente stupefacente, soprattutto per il motivo per cui questo è accaduto.
Dunque, un signore che abbisogna di raggi ad entrambe le anche, viene spedito in due ospedali diversi, cioè un’anca a destra e l’altra a manca, ossia una in un presidio sanitario e l’altra in un altro. I raggi nello stesso posto sarebbero un lusso impensabile .
La notizia è gustosa soprattutto per chi, provvisto di fantasia irriverente, immagina se questa dovesse diventare prassi: ovvero essendo tutti noi umani dotati di organi spesso appaiati, anzi in alcuni casi accessoriati di un profluvio di pezzi ( non so, dico per dire, dieci dita per due mani altre dieci per i piedi, due orecchie, due occhi per l’esterno e qualche paio di polmoni e reni per l’interno), ecco dicevo, se dovesse prendere piede l’abitudine di dirottarci in presidi diversi per ogni singolo pezzo, avete presente che casino per il traffico cittadino? Un caos inimmaginabile.
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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