“La gente è affamata d’amore perché siamo troppo indaffarati, aprite i vostri cuori oggi, nel giorno del Signore risorto, e amate come non avete mai fatto” (Madre Teresa di Calcutta)

 

Salute/ Claudia Gerini testimonial della campagna contro il tumore ovarico

Salute/ Claudia Gerini testimonial della campagna contro il tumore ovarico

Roma, 11 mag. (askanews) - E’ partita la campagna con Claudia Gerini per invitare le donne a mantenersi informate su tutte le opportunità e i percorsi di cura del tumore ovarico. In Italia ogni anno sono oltre 5.000 le donne che ricevono questa diagnosi, e si tratta di uno dei più aggressivi tumori femminili. A causa di sintomi aspecifici o non riconosciuti, in circa l’80% dei casi la malattia viene diagnosticata in fase già avanzata. Oggi però lo scenario è in evoluzione e una delle novità più importanti di questi anni è la possibilità per tutte le pazienti di accedere alle terapie di mantenimento, che permettono di allontanare le ricadute dopo chemioterapia e che si sono dimostrate efficaci sul tumore ovarico. La campagna si svilupperà nei prossimi mesi attraverso attività online, campagne social ed eventi sul territorio. E’ già attivo il sito www.manteniamociinformate.it con le informazioni fondamentali sul tumore ovarico: ad accogliere le visitatrici c’è proprio il messaggio di benvenuto di Claudia Gerini, testimonial della campagna. Mantenersi informate è fondamentale, perché sul fronte del tumore ovarico sono molte le cose da sapere e le novità da conoscere: è questo il messaggio della campagna “Tumore ovarico: manteniamoci informate” lanciata nella Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico da Fondazione AIOM in collaborazione con le Associazioni pazienti ACTO, Loto, Mai più sole, ed aBRCAdaBRA con il sostegno non condizionato di GSK. “Finalmente in questi ultimi anni la ricerca ha prodotto risultati importanti nel carcinoma ovarico – ha affermato Stefania Gori, Presidente Fondazione AIOM – oggi sappiamo che un quarto delle pazienti sono portatrici di mutazioni BRCA1 e/o BRCA2, con implicazioni terapeutiche e familiari importantissime. E sappiamo che una terapia di mantenimento con farmaci orali, gli inibitori di PARP, determina lunghe sopravvivenze nelle pazienti mutate e anche nelle pazienti non mutate, le quali rappresentano la maggior parte delle donne affette da carcinoma ovarico (75%). Fondazione AIOM, sempre al fianco delle pazienti e delle associazioni pazienti, vuole con questa campagna accendere i riflettori, per molti mesi, su questa malattia». «È fondamentale ricordare che il tumore ovarico esiste, che è aggressivo e con sintomi aspecifici e che non abbiamo strumenti di prevenzione. Il primo messaggio che questa campagna di sensibilizzazione vuole trasmettere alle donne è l’importanza di tenersi informate e di curare il tumore solo nei centri d’eccellenza – ha spiegato Nicoletta Cerana, Presidente ACTO Onlus – Alleanza Contro il Tumore Ovarico – bisogna saperlo riconoscere per diagnosticarlo tempestivamente, il più presto possibile, quando il tumore, ancora limitato alle ovaie, ha ottime possibilità di guarigione».

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