Come è nostra consuetudine riceviamo notizia di questo evento e come abbiamo fatto per altre iniziative la pubblichiamo. Questo non implica la condivisione dell’evento nelle sue motivazioni o nelle sue aspettative.
Il tema dell’aborto e dell’interruzione volontaria della gravidanza è un tema sensibile e profondo per ognuno di noi e la sua coscienza, ma, per quanto mi riguarda, come disse Voltaire «Non condivido la tua idea, ma darei la vita perchè tu possa esprimerla».
Questa è anche la sensibilità con la quale ci muoviamo nel nostro giornale VICINI.
Franco
direttore@vicini.to.it
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Marzo delle Donne 2014, giovedì 20 marzo 2014, ore 20,45
Legge 194: “quando è reato il corpo delle donne” presso la Cascina Roccafranca in via Rubino 45 a Torino
Incontro con il dott. Silvio Viale, Ospedale S. Anna, la dott.ssa Viola Liberale, Ospedale Mauriziano, e Patrizia Celotto, Casa delle Donne di Torino.
In Italia la legge 194, che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, rischia sempre di più di non essere applicata dal momento che 7 medici su 10 sono obiettori di coscienza.
In Piemonte, cosi come in altre regioni, i movimenti antiabortisti, con il sostegno della Giunta regionale Cota, si fanno strada all’interno di consultori, ospedali pubblici e, recentemente, anche nei luoghi della formazione, trasformandoli in luoghi di predica e propaganda.
La nostra regione come il Lazio, il Veneto e la Lombardia è stata usata come “banco di prova” nella prospettiva di ridefinire la legislazione nazionale in materia di interruzione volontaria di gravidanza.
E’ più che mai urgente mantenere viva l’attenzione sulla difesa della Legge 194, ribadendo nel contempo l’importanza della contraccezione e della corretta informazione.
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