Il fatto che i sondaggi non siano divulgabili a noi cittadini votanti, non impedisce ad altri “attori”, non votanti, di “annusare” l’aria che tira, per essere pronti nel lunedì post voto, ad approfittare in anticipo, per evitare sorprese e preparare tattiche da fine settimana. Il loro compito è fiutare il vento, capire dove è meglio comprare, quando vendere e quando investire. I “mercati” hanno acceso i riflettori su uno dei grandi malati dell’Europa. Ma gli uomini di Blackrock, la più grande società di investimento del mondo, non si muovono mai per caso. Venerdì saranno a Roma per capire quali saranno le nostre prospettive politiche, in quelle che secondo il mio modesto parere, sono le elezioni più importanti, dopo quelle del referendum Monarchia/Repubblica del 2 giugno 1946. Il rischio di un paese senza una solida maggioranza dalle urne, e probabili derive populiste, riaccenderebbe la spirale speculativa, ma purtroppo sarebbe in questo caso tutta l’Europa a pagarne un alto prezzo. Quindi il pesce pilota, Blackrock, che non si muove mai per caso, annuserà l’aria, e deciderà acquisti o vendite in anticipo, che condizioneranno poi il resto dei grandi investitori stranieri.
Comunque bisogna, per dovere di cronaca, citare le preoccupazioni e la “disperazione” di banchieri, diplomatici e industriali a Roma e a Milano: in molti non si danno pace di come gli elettori italiani stiano reindirizzando le loro preferenze verso “nuovi arrivati anti-establishment”. Una tendenza questa, che in quadro pessimistico, rende più probabile che nessun blocco abbia poi la necessaria forza politica per contrastare la profonda crisi economica dell’Italia, che per gli ultimi due decenni, l’ha fatta diventare l’economia più lenta e apatica d’Europa.
Siamo su un otto volante che nella migliore delle ipotesi ci porterà dopo discese vertiginose e capriole da capogiro, alla base senza danni, oppure con guidatori spericolati, o peggio poco esperti, a schiantarci a terra.
Ma abbiamo in mano un’arma importante, il nostro voto.
Il nostro diritto democratico, in cambio del diritto al futuro per i nostri figli.
Usiamolo bene.
Angelo Tacconi
loris@vicini.to.it