
Apre una nuova casa sociale e comunitaria: si tratta del Jigeenyi, gestito dall’Associazione Renken. Rinasce, tra le vie del Balon, lo spazio di via Borgo Dora 3/o: era in disuso dal 2020 e unisce l’ex locale della Gelateria Popolare e due magazzini adiacenti. Protagonisti le cucine africane, la cultura, l’avviamento professionale.
Jigeenyi significa “donne” in lingua Wolof, parlata in Senegal, Gambia e Mauritania: è uno spazio interculturale, con bar, ristorante e sede sociale, che ha l’obiettivo di dare spazio alle cucine africane e alla presenza femminile attraverso percorsi culturali, formativi e lavorativi.
Nel cuore pulsante di Borgo Dora previsti festival, laboratori, workshop, concerti, dj set, ma anche presentazioni di libri, incontri culturali, proiezioni e attività per i bambini. E anche corsi di cucina africana amatoriali e percorsi d’avvicinamento alla cucina professionale per donne e persone vulnerabili.
Frutto di una forte vocazione sociale: accoglie momenti di formazione, di orientamento e di inserimenti occupazionali per persone in condizione di vulnerabilità socio-economica e azioni di accompagnamento sociale e di educazione interculturale. 60 donne in percorsi di orientamento/ avviamento professionale e 200 ragazzi in percorsi di ecg, ovvero d’educazione alla cittadinanza globale/educazione civica.
La cucina proposta dal Circolo è ispirata alle tradizioni africane e afrodiscendenti con piatti senegalesi, congolesi, marocchini, gambiani. Immancabile la salsa Yassa di cipolle caramellate e senape e imperdibili le Fataya, fagottini ripieni, tipico street food di Dakar.
Il Circolo Arci Jigeenyi riapre così dopo l’esperienza a Barriera di Milano dove era stato attivo tre anni, dal 2021 a dicembre 2023. Il Circolo vuole essere un luogo accessibile e aperto Renken ETS che lo gestisce promuove, dal 2006, educazione, cittadinanza globale e cooperazione tra Italia e Senegal. Lavora insieme per una cooperazione decoloniale, antirazzista e transfemminista.
Ampio programma nei tre giorni dell’inaugurazione da Venerdì 11 a domenica 13. Vediamo cosa succederà nel weekend:
Sabato 12 aprile alle 18 ospite Nonsonopoetica.
Iris Martucci, in arte Nonsonopoetica, è una cantautrice torinese. La sua voce, accompagnata da chitarra, piccole percussioni e altri strumenti, entra in dialogo con il pubblico e prende posizione rispetto alle criticità del presente.
Sabato 12 aprile alle 21 Narconauta.
Narconauta è un progetto di David Diop nato nel 2020 a Torino. Un po’ di rap, un po’ di sogno, un pizzico di teatro e ricerca di un benessere collettivo, di un’energia che abbatta la paura degli altri.
Domenica 13 alle 18 Melo- coton.
Insieme al ristorante Tartifla, piccolo concerto su strada per terminare i tre giorni di festa con musica e aperitivo.
In un’atmosfera un po’ rétro e un po’ bohèmienne, con un tocco di swing, il trio torinese Mélo-Coton propone un viaggio nella musica francese per rivivere le emozioni di una Parigi senza tempo, attraverso l’ironia, la poesia, la genialità dei chansonniers: da Charles Trenet a Zaz, passando per Serge Gainsbourg e Stromae. La band attinge dal vastissimo repertorio della musica francese, scegliendo brani che fanno muovere il corpo ed aprire la mente.
Gianpaolo Nardi
gianpaolon@vicini.to.it
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