
La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (The Invention of Hugo Cabret) è un romanzo di Brian Selznick.
Nella Parigi in bianco e nero degli anni Trenta, un bambino più grande della sua età sopravvive a stento schivando la vita. E’ il piccolo orfano Hugo Cabret, che dopo la morte dello zio, manutentore degli orologi della stazione ferroviaria, è costretto a rubare quanto gli serve per sopravvivere. Un ladruncolo invisibile, con alle spalle una storia triste, un passato pieno di insegnamenti e un sogno nel cassetto. Suo padre gli ha lasciato un fantastico automa trovato nella soffitta di un museo, dimenticato chissà per quanto tempo e miracolosamente sfuggito all’incendio nel quale l’uomo ha perso la vita. Tra l’automa da riparare e il ragazzo si instaura dunque un rapporto tutto speciale, e la missione di Hugo sembra essere quella di ridare vita a quell’ammasso di complicati ingranaggi. Ma per farlo funzionare il bambino ha bisogno di materiali, ed è costretto a rubare pezzi e piccoli ingranaggi che solo i giocattoli possono contenere. Hugo quindi decide di sottrarli ad un negozio di giocattoli situato all’interno della stazione, ma viene scoperto dall’anziano proprietario e da quell’incontro-scontro iniziano una serie di fatti legati l’uno all’altro da una millimetrica perfezione, proprio come in un intricato ingranaggio…
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