Per farci ricominciare dopo le vacanze, con spirito giocondo e sollazzoso, distrarci da pensieri truci su future bollette da infarto, o su terze, quarte e quinte dosi, la nostra città si riconverte e da città dell’auto, di ormai lontana memoria, che fa? Si mette a competere con la capitale per diventare città del cinghiale doc. Che poi, siccome nessuno di noi ha il cuore di vederseli in civet, preferiamo quasi trovarceli a passeggiare accanto per le strade cittadine, che oltretutto sembrano più educati di certi monopattinisti minus habens.
E insomma, chi l’ha detto che l’unico animale da compagnia debba essere il cane? Magari anche loro hanno cominciato così, con una passeggiata tra il cardo e il decumano e poi la gente ha scoperto quanto erano amabili e se li è portati in casa e adesso stanno da pascià.
Insomma, io non la condivido tutta sta preoccupazione, a Roma si stanno già abituando a conviverci, e perché noi sabaudi no?
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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