“La gente è affamata d’amore perché siamo troppo indaffarati, aprite i vostri cuori oggi, nel giorno del Signore risorto, e amate come non avete mai fatto” (Madre Teresa di Calcutta)

 

Sognando i lungo fiume

Tutte le volte che vedo in qualche città straniera quei bei lungofiume vivaci e vivibili, mi domando perché a Torino non si sia riuscito ad ottenere niente di simile. A parte il breve tratto dei Murazzi, che non è stato un granché, come tentativo, non ci si potrebbero aprire qualche bottega di librai, per esempio, o piccoli bar dove prendere un te senza caciara, qualche negozietto di antichità, un paio di ristorantini discreti?

Abbiamo un lungo Po e un Lungo Dora così belli , incorniciati da una collina che sembra di toccarla, in certi giorni.

Invece i nostri lungo fiume, oltre a riscuotere l’indubbio apprezzamento dei cani e dei loro proprietari, il che, intendiamoci, è cosa buona e nei limiti dell’educazione dei padroni, anche giusta, in certe ore e in certe stagioni sono tristanzuoli come un vaso pieno di fiori secchi.

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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