Tutte le volte che vedo in qualche città straniera quei bei lungofiume vivaci e vivibili, mi domando perché a Torino non si sia riuscito ad ottenere niente di simile. A parte il breve tratto dei Murazzi, che non è stato un granché, come tentativo, non ci si potrebbero aprire qualche bottega di librai, per esempio, o piccoli bar dove prendere un te senza caciara, qualche negozietto di antichità, un paio di ristorantini discreti?
Abbiamo un lungo Po e un Lungo Dora così belli , incorniciati da una collina che sembra di toccarla, in certi giorni.
Invece i nostri lungo fiume, oltre a riscuotere l’indubbio apprezzamento dei cani e dei loro proprietari, il che, intendiamoci, è cosa buona e nei limiti dell’educazione dei padroni, anche giusta, in certe ore e in certe stagioni sono tristanzuoli come un vaso pieno di fiori secchi.
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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