Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

I Macchiaioli

e la pittura en plein air tra Francia e Italia –

Aperta ancora fino al 10 aprile, la bella Mostra che il Mastio della Cittadella dedica alla corrente artistica pittorica italiana dei Macchiaioli.

Il nome venne dato all’inizio ironicamente ad un gruppo di artisti fiorentini che si dedicavano ad una pittura a macchie’ (paesaggi eseguiti con accentuazione del chiaroscuro e colore dato a macchia), ma il movimento si proponeva soprattutto di liberare l’arte dall’accademismo e a instaurare una pittura di ‘impressione’ .

I Macchiaioli si rifiutano di dipingere le loro opere utilizzando la linea di contorno e il disegno preliminare e si ripropongono di rappresentare la realtà secondo le leggi della visione ottica quindi affidandosi ad un utilizzo sapiente dei colori. Questi venivano accostati in campiture di diversa dimensione e spesso i colori chiari erano sovrapposti alle tinte più scure.

Tutti questi elementi li hanno accostati all’Impressionismo Francese. In effetti sul finire dell’800 parecchi artisti Italiani legati agli ambienti in cui nascerà la pittura Macchiaiola si recheranno a Parigi a visitare la Sezione di Belle arti dell’esposizione universale in cui espongono pittori della cosiddetta Scuola di Barbizon, un cenacolo artistico che prende il nome da una località presso la foresta di Fontainebleau, meta privilegiata di pittori interessati al tema del paesaggio e al rinnovamento dei temi stilistici che modificheranno la pittura fino all’Impressionismo.

La mostra racconta la nascita e l’evoluzione della pittura macchiaiola nei suoi più diversi aspetti, mettendo in risalto le origini e le ragioni di questa rivoluzione artistica, i suoi sviluppi e la sua importante eredità.

E’ suddivisa in 10 temi che raccontano l’evoluzione del movimento della Macchia in Europa e in Italia, esplora i legami con il realismo della scuola francese di Barbizon e con i paesaggisti della scuola napoletana. Viene approfondita anche la relazione con la Scuola di Rivara in Piemonte con Antonio Fontanesi come capostipite.

L’esposizione presenta circa 90 dipinti provenienti da collezioni private e dalla collezione Palazzo Foresti di Carpi. Oltre ai capolavori degli artisti italiani come Fattori, Cabianca, Signorini, De Tivoli, e Boldini, la mostra include opere di pittori francesi come Troyon, Rousseau, Daubigny, Dupré, Millet e Corot. Soprattutto questa scelta mira a mettere in luce il legame stretto tra i giovani artisti italiani e l’arte francese, un dialogo importante per la nascita della pittura impressionista.

Il percorso espositivo si conclude con un tema dedicato all’eredità dei Macchiaioli, raccolta da artisti come Adolfo, Angiolo e Ludovico Tommasi, Silvestro Lega, e i fratelli Francesco e Luigi Gioli. L’influenza di questo movimento artistico si estenderà fino alle generazioni successive.

Dove: Mastio della Cittadella – Torino

  • Date della mostra: dal 3 Febbraio al 10 Aprile 2024
  • Orari di visita:
    Dal lunedì al venerdì 9.30 – 19.30
    Sabato e domenica 9.30 – 20.30
    Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura.

 

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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