Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Un progetto, un’idea, un percorso che fa Rete

Pubblichiamo, insieme al “Corriere di Barriera” un approfondimento sul progetto di Casa in Casa: 9 luoghi in 9 quartieri di Torino che si sono messi in rete. Case che si abitano, si condividono, si usano. Sono le Case del quartiere, le quali partecipano con il progetto di Casa in Casa al BANDO Che Fare2, il bando nazionale per la cultura che destinerà 100.000 euro al miglior progetto di “innovazione culturale, capace di coniugare i valori di impresa e di sostenibilità economica con quelli della cultura, dando vita a collaborazioni diffuse e attivando network territoriali”.

Dal Corriere di Barriera di Febbraio:” A pochi passi da corso Palermo, precisamente in via Barbania, s’intravede un’insegna “incastrata” tra piccoli mattoncini rossi: non si tratta del neon fluorescente di un bar o un ristorante, ma di veri e propri Bagni Pubblici, nati per offrire a tutti la possibilità di fare il bucato e le docce, quando ancora l’acqua in casa era un lusso di pochi. Incrociamo via Agliè, proprio lì dove al civico 9 si affaccia l’ingresso di questa struttura datata inizio ‘900. Un via vai di gente anima il grande salone, c’è chi è già pronto per iniziare il corso di cucito, chi sale le scale per ammirare la nuova mostra in esposizione e chi fa la fila impaziente di entrare in doccia. E’ questa la quotidianità dei Bagni di via Agliè, qui in Barriera di Milano. Una Casa aperta a tutti: gruppi, associazioni e cittadini, densa di attività da realizzare insieme, un punto d’incontro e ancor di più uno spazio che favorisce l’aggregazione e permette a persone, idee e progetti di incontrarsi, con lo scopo di promuovere forme di cittadinanza attiva e nuovi percorsi. Ma se tutti gli abitanti di Barriera conoscono i Bagni di via Agliè, forse non tutti sanno che dalle Vallette a Mirafiori Sud sono ben nove le Case del quartiere che animano la città di Torino, spazi pubblici riqualificati grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche, fondazioni bancarie e d’impresa, imprese sociali, associazioni e cittadini. Ognuna con la sua storia e il suo pezzo di territorio in cui agire e sperimentare, tutte accomunate dall’essere un punto di riferimento e un centro capace di generare iniziative, collaborazioni e servizi per vecchie e nuove esigenze.  
Con l’obiettivo di valorizzare questa identità comune, un anno e mezzo fa è nata l’idea di creare la Rete delle Case del Quartiere che dopo una prima fase di sperimentazione aspira a diventare un laboratorio solido e permanente. Il bando nazionale “cheFare”, promosso dall’Associazione Culturale Doppiozero, si presenta come l’occasione giusta per dare concretezza alla volontà di creare un percorso socioculturale strutturato, basato sullo scambio di sinergie, saperi e formazione. Nasce così “di Casa in Casa”, di cui ci ha parlato Renato Bergamin, Direttore della Cascina Roccafranca, capofila del progetto: «Dopo anni di attività e impegno,  ci siamo resi conto che la realizzazione di un circuito capace di raccogliere tutte le esperienze e i progetti presenti e futuri, avrebbe potuto rivelarsi una marcia in più. Da una parte questo lavoro traversale permette di sostenere le Case più piccole e appena nate, dall’altra il confronto costante rende le nostre iniziative più efficaci e attrattive per i cittadini, i gruppi e le associazioni. Stiamo già raccogliendo i primi frutti. Inoltre l’esperienza si sta rivelando significativa non solo sul nostro territorio, ma ha catturato l’interesse di altre città d’Italia, che ci contattano per saperne di più».”

Cosa sono le Case del Quartiere e cos’é il progetto “di Casa in Casa”?

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Le Case sono laboratori sociali e culturali in cui s’incrociano attività e persone, sono esperimenti di coinvolgimento, partecipazione e auto-organizzazione. Vi si organizzano conferenze, spettacoli, feste, corsi (teatro, arte, musica), laboratori di ogni genere; caffetterie, ristoranti popolari, banche del tempo, gruppi d’acquisto solidale,ecc. .

Ogni Casa del Quartiere ha una sua particolare storia e un territorio specifico, ma  sono tutte luoghi capaci di accogliere esigenze e bisogni, ed anche idee, progetti, o il semplice desiderio di chi vuole partecipare attivamente alla vita sociale e culturale del territorio.

Le Case del quartiere a Torino sono:

  • +SpazioQuattro – via Gaspare Saccarelli 18
  • Bagni Pubblici di via Agliè – via Aglié 9
  • Barrito – via Tepice 23
  • Bossoli83 – via Bossoli 83
  • Casa del Quartiere di San Salvario – via Oddino Morgari 14
  • Casa di Quartiere Le Vallette – piazza Montale 18
  • Casa nel Parco – Via Panetti 1 – Via Artom (Parco Colonnetti)
  • Cascina Roccafranca – via Rubino 14
  • Hub Cecchi Point – via Antonio Cecchi 17

Il progetto di Casa in Casa si propone di coordinare le attività delle nove Case del Quartiere di Torino attraverso il consolidamento DI UNA RETE e mettendo in comune saperi, esperienze e progetti. 

Cosa vuole fare la rete:
  dar vita ad un percorso di formazione permanente, un laboratorio capace di valutare e di ripensare il proprio agire attraverso il confronto fra le esperienze; costruire nuovi network con i vari gruppi che operano nelle case per favorire l’incontro e la conoscenza, per stimolare sinergie, pensieri e progetti comuni; sperimentare un nuovo modello di welfare community leggero capace di alimentare pratiche di inclusione sociale che utilizzino le reti informali, vicinali, familiari e amicali;
 sviluppare la maggiore auto-sostenibilità possibile, condividendo attività economiche socialmente compatibili, attività di fundraising e di crowdfunding; dar vita ad una comunicazione efficace fra le Case e con i cittadini, utilizzando al meglio i social network e valorizzando le reti sociali territoriali;  progettare insieme per la città, contribuendo ad una politica cittadina fondata sui quartieri come risorsa e sui cittadini come protagonisti.

Con il progetto “di Casa in Casa”, la rete delle Case di Quartiere a Torino ha superato positivamente la prima fase di selezione del Bando nazionale per la cultura “che-Fare2”, giunto alla sua seconda edizione. Al concorso hanno partecipato più di 600 progetti, dal 15 gennaio è iniziata la seconda fase, i 40 progetti selezionati sono stati messi on line sul sito

www.che-fare.com

per essere votati da tutti coloro che intendono sostenerli, una giuria sceglierà infine il progetto più meritevole tra gli 8 più votati dal pubblico.

L’invito della Rete delle Case di Quartiere, a tutti i frequentatori e a quanti hanno potuto apprezzare il lavoro svolto in questi anni , è dunque di votarle, scegliendo un progetto, entro il 13 marzo. Per chi ha già votato, l’invito è di partecipare attivamente alla promozione del voto attivandosi direttamente con il passaparola e condividendo l’invito sui social network.

Per maggiori informazioni

www.casedelquartieretorino.org 

Il bando è promosso dall’associazione culturale Doppiozero ed è co-prodotto da un network di soggetti partner: Avanzi, Fondazione <Ahref, Tafter, Fondazione Fitzcarraldo, Societing, Lìberos.

rossella lajolo

rossellal@vicini.to.it

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