L’amore ai tempi del colera (El amor en los tiempos del cólera) è un romanzo del Premio Nobel per la letteratura Gabriel García Márquez.
Florentino Ariza, un impiegato con la passione per la poesia, si innamora dell’adolescente Fermina Daza. Tale amore, però, non avrà coronamento prima di “cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese”. In tutti questi anni, infatti, Fermina Daza si comporterà come se quell’uomo non esistesse: sposa dunque Juvenal Urbino, lo scapolo più ambito della città, un medico di grande fama. Al momento del matrimonio, però, non c’è amore all’interno di quella coppia: esso nascerà lentamente, col tempo, contrastando il tedio, le liti, i tradimenti del marito, trovando un’invidiabile stabilità. Durante tutti questi decenni, Florentino Ariza intraprende una scalata sociale all’interno della Compagnia Fluviale dei Caraibi, appartenuta alla zio, allo scopo di sentirsi degno di meritare l’amore di Fermina Daza. Si incontrano casualmente mentre lei passeggia col marito, ma la donna ostenta sempre una ferrea indifferenza. Ciò è motivo di tristezza per Florentino, che ha un carattere malinconico ma paziente e testardo. Quando finalmente Juvenal Urbino, ormai anziano, muore cadendo da una scala, Florentino Ariza si reca a casa della vedova, e le ribadisce la sua promessa d’amore. La donna lo caccia subito di casa, ma qualche mese dopo risponderà alle lettere che Florentino le spedisce, come se la sua ira si fosse placata dopo tanti decenni di finta indifferenza.
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