La missione dell’impresa è fare profitti. Anzi, si va affermando la tesi secondo cui l’obiettivo è solo creare valore per gli azionisti, in modo quasi incurante dei risultati economici. Nel mondo di Adriano Olivetti, l’attività di impresa sembra invece incentrata sulla creazione di lavoro, occupazione, del far ricadere sul territorio i benefici dell’attività economica. Persino diffondere cultura.
Come si conciliano il ruolo dell’industria ed i suoi impatti sociali? E’ possibile “l’Impresa Responsabile”?
E’ questo il titolo del saggio che viene discusso dal Gruppo di lettura Fra le Righe con il suo autore, Luciano Gallino il giorno 20 marzo in Cascina Roccafranca.
Luciano Gallino è professore emerito, già ordinario di Sociologia, all’Università di Torino. Si occupa da tempo delle trasformazioni del lavoro e dei processi produttivi nell’epoca della globalizzazione. A metà anni ’50 è stato in forza all’Olivetti dell’ing. Adriano, ed ha potuto conoscere ed analizzare come questi pensava e operava nel quotidiano impegno di capo d’industria, e al tempo stesso, di pensatore politico, editore, promotore di piani territoriali.
I temi che emergono dalla lettura del saggio, un’intervista in cui racconta la sua esperienza vissuta dal punto di vista del sociologo partecipe, sono numerosi e attuali: concezione dell’impresa e figura dell’imprenditore, rapporti con il Sindacato e con la Chiesa, innovazione e investimenti, formazione e mercato del lavoro, delocalizzazione, Cassa integrazione.
Qual è la strada per tornare a una forma di Responsabilità Sociale dell’Impresa?
Luciano Gallino “L’impresa Responsabile” Un’intervista su Adriano Olivetti (a cura di Paolo Ceri, “Passaggi Einaudi” 2014).
Cascina Roccafranca, 20 marzo 2015 Ore 17.30 Salone. Gruppo di lettura Fra le Righe
Prossimi appuntamenti per il ciclo Leggermente 2014-2015
9 aprile ore 18.00: incontro con Giancarlo De Cataldo in biblioteca Villa Amoretti
21 aprile ore 18.00 incontro con Paolo Borgna autore de “Il coraggio dei giorni grigi” Vita di Giorgio Agosti. Cascina Giajone.
Gianpaolo Nardi
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