
All’inizio degli anni ’70 in Italia, Firenze è uno dei quattro centri di produzione della Videoarte. A modello delle sperimentazioni americane, in soli quattro anni vengono realizzate quasi 150 opere video: della comunità di creativi d’avanguardia fa parte Alighiero Boetti, e tra i primi tentativi d’interpretazione del video come linguaggio artistico si ricordano i suoi parallelismi tra monitor e specchio. La GAM di Torino ospita fino sino al 21 febbraio 2021 la mostra dedicata ai filmati del poliedrico artista torinese, terzo appuntamento del ciclo espositivo curato da Elena Volpato e nato dalla collaborazione della galleria di via Magenta 31 con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia.
Alighiero Boetti (Torino 1940-Roma 1994), uno degli esponenti dell’Arte Povera, nei suoi video interseca due tematiche fondamentali: tempo e specchio. La riflessione sul “tema del doppio”, e il conseguente raddoppiamento dell’identità, è inerente alla natura umana: come osservava il filosofo Lacan, noi ci riconosciamo attraverso lo specchio nella nostra immagine riflessa, che è il duplicato di noi. Questa suggestione, cruciale nell’opera dell’artista torinese, è rivelata dal filmato “Senza titolo”(1970), che mostra l’autore ripreso di spalle nell’atto di scrivere a due mani, verso destra e verso sinistra, la sequenza dei giorni della settimana. Egli s’interroga sulla natura del proprio lavoro, “si vede guardarsi” e perviene allo sdoppiamento di sè, fino a definirsi separando con la congiunzione “e” nome e cognome: Alighiero e Boetti. Alighiero è l’infanzia, Boetti rappresenta l’artista.
In quest’ottica è da leggere anche il secondo filmato “Ciò che sempre parla in silenzio è il corpo” (1974), dell’ Archivio Storico della Biennale di Venezia, dove si vede ancora Boetti di spalle scrivere le parole del titolo a matita sul muro, in modo speculare, con entrambe le mani.
Introduce alla mostra un ritratto fotografico dell’artista che imbraccia un banjo ambidestro: è l’opera “Strumento musicale”, di Paolo Mussat Sartor (1970).
Orario: giovedì e venerdì 12-19, sabato e domenica 10-19, chiuso gli altri giorni. Ingresso libero in Videoteca. Info: 011/4429518 – www.gamtorino.it
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
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