Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

La Malnata

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E’  la storia dell’amicizia  cha diventerà indissolubile tra  Maddalena, la Malnata, e Francesca, due ragazzine appena adolescenti appartenenti a famiglie lontane per estrazione sociale e ideologia.

Siamo a Monza nell’Italia fascista del 1935.

Francesca appartiene a una famiglia  piccolo borghese, è benestante e allevata da una madre attenta alle apparenze  e alle  buone maniere , educata ad essere decorosa e remissiva per non umiliare la famiglia, perché è questo che ci si aspetta da una donna.
La Malnata è  invece una ribelle indomita, che gioca al fiume con “i maschi”, sempre scalza e sporca di fango,  coraggiosa a tal punto da non aver paura di niente, come tiene sempre a dire con aria di sfida.

Una ragazzina  che esercita un fascino ammaliante  in chi le sta accanto. Non tanto per la sua bellezza, quanto per la sua determinazione e quella voglia di sfidare le convenzioni che guida le sue parole e le sue azioni.

Matteo e Federico, figlio della influente famiglia fascista dei Colombo, la seguono e l’ammirano, ogni giorno  giocano con lei  sul Lambro e pendono dalle sue labbra.

La comunità  la giudica una menagramo, una strega, una ragazzina sconveniente da cui stare alla larga perché porta sulla cattiva strada con il suo potere fascinatore.

Anche Francesca è attirata  da Maddalena e, dopo averla a lungo seguita da lontano, fa di tutto per avvicinarla a conquistare la sua amicizia.

Vuole soprattutto essere amica di Maddalena, ammira il suo portamento fiero, ne imita davanti allo specchio la posizione del mento, l’atteggiamento sicuro.
 Anche se il suo mondo ordinato ed educato stride con la sua voglia di essere come quei tre ragazzini che scendono dalle scarpate, giocano tra i sassi, vanno a caccia di lucertole sottraendole ai gatti e rubano le ciliegie al fruttivendolo, l’amicizia tra loro prende forma nel corso delle pagine, diviene il punto di contatto tra mondi apparentemente lontani.

Il padre di Francesca è un cappellaio che cerca profitto negli interessi economici e nelle raccomandazioni del fascismo, pur non abbracciando l’ideologia. Artefice della sua fortuna è la moglie, grazie alla sua relazione extraconiugale con il capofamiglia dei Colombo. Una donna anaffettiva, che ripete alla figlia come deve comportarsi per assicurarsi un futuro stabile da donna mantenuta di cui nessuno possa dir male .

La famiglia Merlini, invece, vive in un quartiere popolare di Monza. La Malnata ha  due fratelli, Edoardo, che per lei è come un padre, e Donatella, fidanzata con il figlio maggiore dei Colombo. Una famiglia indigente, colpita dalle sciagure di cui Maddalena si sente responsabile, come la morte del fratellino Dario, che è caduto dalla finestra di casa, e l’incidente accorso al padre, che ha perso una gamba in un ingranaggio della fabbrica.
Con Maddalena Francesca impara ad aprire gli occhi, ad anelare la libertà, a ribellarsi alle piccole e grandi ingiustizie con cui convive.

La Malnata diventa la sua forza, il suo punto di riferimento, la spinta vitale all’evoluzione personale.

Ma anche  Maddalena grazie a Francesca  cambia e si evolve, torna a scuola, caldeggiata anche dal fratello Edoardo che ci tiene alla sua istruzione.
In questa dinamica di scambio d’affetto, conoscenze e sostegno, tra manifestazioni di lealtà e confidenze, prende vita una storia di  amicizia e crescita piena di luci e di ombre nell’Italia fascista, dove le donne sono relegate al focolare domestico e alla cura dei figli.
E’ una storia di amicizia ma anche di sfida alle convenzioni , in un periodo , quello fascista , in cui era particolarmente difficile andare controcorrente; con pochi tratti l’autrice dipinge l’atmosfera di una piccola città di provincia di quel periodo, dove quel che più  conta è andare eleganti la domenica a messa , ed essere guardati con invidia dalla comunità, e soprattutto essere fedeli al Regime; la piccola provincia  dove la forza respingente del pregiudizio condiziona la vita al punto da farti soccombere.

Maddalena e Francesca ci ricordano Lila ed Elena , nell’Amica geniale di Elena Ferrante , le dinamiche di questa amicizia sono simili, simile anche La Malnata alla figura forte e tormentata di Lila. Una storia egualmente coinvolgente  che mette in luce anche le difficoltà del crescere e scoprire a poco a poco il proprio posto nel mondo.

La Malnata di Beatrice Salvioni è edito Einaudi

Maria Cristina Bozzo

cristinab@vicini.to.it

 

 

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