Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Luciano Gallino – Un ricordo

Che peccato. Avremmo dovuto conoscerlo prima.

Luciano Gallino, il Professor Luciano Gallino, sociologo esperto di sociologia industriale (per quello che conta una definizione), è morto domenica scorsa.

“Un intellettuale raro che alla pura analisi univa sempre l’empatia per i “vinti”, recita il ricordo di Guido Crainz su “La Repubblica” (9 novembre 2015).

Ci ha lasciato con un articolo, che è una lettera dal tono accorato e asciutto che gli era abituale, dal titolo “Cari nipoti, vi racconto la nostra crisi”. “Quel che vorrei provare a raccontarvi, cari nipoti” inizia” è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale e morale: che è la mia, ma anche la vostra. Con la differenza che voi dovreste avere il tempo e le energie per porre rimedio al disastro che sta affondando il nostro Paese…” (La Repubblica, 16 ottobre)

Con il Gruppo Fra le Righe lo avevamo scelto come autore per la nostra partecipazione al progetto Leggermente dello scorso anno: partendo dal suo saggio-intervista su Camillo Olivetti (“L’impresa responsabile”) e la sua visione di un’Italia protagonista nel mondo industrializzato, ci eravamo infilati nel difficile territorio dei temi da trattati dal Gallino accademico: organizzazione del lavoro e sindacato, sviluppo ed efficienza, globalizzazione e diritti: per ritornare sempre a quello centrale, lavoro e industria, le due facce dello stesso universo.

Locandina Gallino

Avevamo preparato con cura un incontro con lui, annotato un sacco di domande: all’ultimo momento ci aveva informato: “un contrattempo” una visita diagnostica importante, di quelle che per pura fortuna si riesce a fare in tempi ragionevoli perché qualcuno ha disdetto la prenotazione. Aveva anche proposto di riprogrammare l’incontro, ma nell’immediato non ci siamo più riusciti.

Nell’ultimo ritrovo del Gruppo, dopo aver letto insieme l’articolo di Repubblica, uno di noi commentava: “curioso, i giovani criticano, si lamentano, protestano, ma se hai bisogno di risposte alla fine devi volgere lo sguardo a persone come questa”.

Che peccato, avremmo dovuto conoscerlo per tempo.

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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