Gli ultimi giorni di Gennaio sono considerati i giorni più freddi dell’anno e l’origine del modo di dire “i giorni della merla” è antichissima.
Sono anche giorni nei quali, attraverso dei segni, è possibile capire quale sarà il clima dell’intero anno. E’ evidente quindi l’origine di questo modo di dire nella tradizione contadina. In molte zone del Piemonte, fino alla prima metà degli anni Quaranta del ‘900, la gente di campagna trascorreva le serate del periodo invernale nella stalla. “Andé a vié”, si diceva. La stalla era un luogo di grande aggregazione in cui le famiglie vicine si trovavano al completo e “la Vijà” era il mezzo più vivo per tramandare storia, tradizioni, mestieri, usanze, per insegnare modi di fare condivisi, per apprezzare la saggezza dei più anziani, per aiutarsi a vicenda, per creare comunicatività senza tante parole. “La Vijà” era rallegrata da favole, battute scherzose, narrazione di fatti accaduti e immaginari.
Molto simile agli obiettivi e ai metodi dell’Ecomuseo 2 che, proprio per questo, intende riproporre a tutti i cittadini l’esperienza de La Vijà, di una serata di veglia contadina.
L’attività sarà svolta a cura del Gruppo dei Volontari Culturali per l’Ecomuseo urbano/EUT2 con la collaborazione di FormEduca e del Gruppo folk e consisterà nell’organizzazione di una o più serate di veglia presso l’EUT2 a cui saranno invitati adulti, giovani e bambini della Circoscrizione.
Ai partecipanti saranno proposti racconti e testimonianze del mondo contadino non mediate dalla cultura “alta” ma espressione di chi ancora ha vissuto momenti ed esperienze nel vivo del loro contesto. Il Progetto delle serate di veglia all’Ecomuseo 2, se incontrerà l’interesse dei cittadini, potrebbe essere ripetuto altre volte con racconti provenienti da diverse regioni.
La prima veglia di Mercoledì 30 Gennaio 2013, alle ore 20,30 e vedrà la partecipazione di Luigi Garrone,
giornalista e scrittore, che presenterà racconti e storie o leggende del Piemonte, in particolare del Monferrato e delle Langhe. Luigi Garrone, classe 1924, decano dei giornalisti di Asti, corrispondente fino a pochi mesi fa di Agenzie e importanti giornali nazionali, è molto sagace, preciso nei suoi ricordi e buon affabulatore, sempre poco nostalgico.
Nei racconti di Luigi Garrone sarà presente un mondo solo apparentemente statico ma in realtà pieno di vita, di immaginazione, di miseria, affetti, drammi, ricchezza, povertà e gioia. Il tutto incarnato dalle personalità tipiche del mondo contadino: l’usuraio, il bacialé, la levatrice, il partigiano, la spigolatrice, la vendemmiatrice, le masche, gli schiavandari e moltissimi altri. I racconti di Luigi Garrone potranno servire come guida per accedere al mondo di ieri, alle radici sottratte a molti cittadini in pochi anni.
Tradizionalmente i racconti di Luigi Garrone saranno riconosciuti da alcuni dei partecipanti alla veglia che potranno aggiungerne altri in un crescendo di condivisione e di informazioni per i più giovani che evidenzieranno i valori essenziali a cominciare dalla dignità umana.
Per condividere lo spirito leggero de “La Vijà” sarà presente anche il Gruppo Folk che accompagnerà con la chitarra o suggerirà canzoni popolari da intonare insieme se le condizioni lo consentiranno.
Infine, per rendere ancora più viva l’esperienza, ai partecipanti saranno offerti dolci fatti in casa e, per gli adulti, vin brulé , caldo e profumato.
Gli obiettivi dell’Ecomuseo 2 nel proporre questa iniziativa sono piuttosto importanti, come consentire, soprattutto ai più giovani, di conoscere direttamente e da testimoni che ne hanno vissuto il contesto, come avveniva la vita nelle campagne da cui provengono numerosi cittadini della Circoscrizione 2 e forse i loro genitori. E’ una “ghiottoneria” per i loro nipotini perché gli anni che stiamo vivendo sono gli ultimi che consentono di ascoltare dal vivo chi ha vissuto momenti ed esperienze di vita contadina concluse, senza possibilità di ripetizione. E’ importante conoscerle perché contengono grandi insegnamenti per guardare al futuro con meditata fiducia.
I personaggi che saranno raccontati nella veglia incarnano i valori e i disvalori della vita alla base di una convivenza veramente umana. Conoscerli è sempre più necessario per molti di noi, relegati in una vita cittadina innaturale e mortificante, per essere spinti a modificarla, riconoscendo le origini della nostra storia recente. Sarebbe l’avvio del costituirsi di un’identità territoriale ed una maggior partecipazione dei cittadini alla vita del proprio territorio.
Prima veglia:
Mercoledì 30 Gennaio 2013, ore 20,30, presso la Sala dell’Ecomuseo 2, Via E. Rubino 45, Torino
(Cortile interno della Cascina Roccafranca)