Sabato 25 Ottobre, alle 11.30 dal Centro Interculturale di C.so Taranto 160, ha preso avvio la passeggiata didattica, riservata agli iscritti al corso di “Nutrire l’anima”, alla scoperta delle vie del quartiere Regio Parco.
A guidarci, in questo interessante itinerario tra le diverse culture e religioni intrecciate in questo quartiere sono stati: Anna Ferrero (direttrice del Centro Interculturale); Francesco Vietti (antropologo e membro del Comitato Scientifico del Centro Interculturale); Maria Chiara Giorda e Sara Hejazi (Università di Torino e conduttrici di “Nutrire l’anima”) insieme a tre giovanissime accompagnatrici interculturali della cooperativa “Viaggi Solidali”.
La prima tappa è stata costituita dal Centro Mecca – Casa del dialogo interculturale in Via Sandro Botticelli 104. Ad accoglierci è stato il responsabile della struttura, l’egiziano Amir Younes. La sala di preghiera è frequentata da circa un centinaio di fedeli, con punte di duecento/cinquecento il venerdì. Essi sono prevalentemente marocchini e, tra di essi, figurano almeno una decina di italiani convertiti all’Islam.
“L’integrazione è alla base della nostra visione di convivenza. – ha spiegato Amir – Qui sono tutti benvenuti e chi vuole conoscere il mondo arabo – islamico può visitare le nostre sale e consultare i numerosi testi proposti. Il nostro obiettivo è il dialogo interreligioso”.
La passeggiata è proseguita attraverso il mercato rionale di C.so Taranto con relativa sosta presso alcuni banchi di ambulanti che, gentilmente, ci hanno offerto un piccolo aperitivo a base di specialità gastronomiche pugliesi (taralli, caciocavallo, soppressata, etc.)
Dopo esserci rifocillati, siamo stati ospitati dalle volontarie del Centro Interculturale delle Donne “Alma Mater” in Via Norberto Rosa 13/A. La struttura è prettamente rivolta alle donne migranti che spesso, pur essendo laureate e qualificate, sono costrette in Italia a trovare impiego esclusivamente come badanti. Il centro Alma Mater offre servizi di accoglienza e mediazione culturale; laboratori di comunicazione in lingua italiana tenuti da ex maestre elementari in pensione; un consultorio giuridico e una consulenza psicologica.
Ovviamente la donna, fulcro dell’Alma Mater, viene anche valorizzata esteticamente attraverso l’ideazione, presso la struttura, del cosiddetto Hammam Mater – Bagno Turco. Quest’ultimo offre, alle donne migranti, servizi per la cura e la bellezza del proprio corpo secondo la tradizione mediterranea. Da poco più di due mesi però, per ristrettezze economiche, l’Hammam Alma è stato temporaneamente chiuso al pubblico.
Dopodiché abbiamo pranzato presso il ristorante persiano “Li o La” in Via delle Maddalene 41 con un menù fisso a base di specialità iraniane.
Il prossimo sabato, 1 Novembre, il corso “Nutrire l’anima” non ci sarà. Esso riprenderà regolarmente l’8 Novembre con la prima parte delle lezione dedicata al tema “Economia e fede”.
Lorenzo Beatrice
lorenzob@vicini.to.it
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