Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Co-City: 40 progetti dal “basso”

Si è conclusa venerdì 30 settembre la raccolta delle proposte al Comune di Torino per la tutela e la gestione di “beni comuni” della Città di Torino che potrebbero essere affidati a cittadini attivi, Associazione ed Enti senza fine di lucro. Ci siamo già occupati del progetto a fine marzo ed ora ben 40 proposte sono state depositate secondo le articolazioni dell’Avviso Pubblico Co-City e, fino alla fine di ottobrechiunque può presentare osservazioni, contributi, richieste di adesione alla proposta, che saranno pubblicate e prese in esame nella fase di co-progettazione.

Questo offre la possibilità ai cittadini di essere ulteriormente propositivi.

Per la presentazione di tali osservazioni, contributi, richieste di adesione sono stai messi a disposizione tre strumenti.

  1. la piattaforma online FirstLife  (alla quale è però necessario iscriversi),
  2. l’indirizzo di posta elettronica benicomuni@comune.torino.it
  3. gli sportelli predisposti dalle Case del Quartiere.

Co-City è il progetto della Città di Torino, una delle delle 18 vincitrici del primo bando Urban Innovative Actions (UIA), a cui hanno partecipato 378 città europee.

La Commissione Europea ha assegnato un finanziamento di 4,1 milioni di euro al progetto CO-CITY, realizzato dagli uffici della Città in partenariato con Università di Torino, ANCI e Fondazione Cascina Roccafranca.

L’obiettivo del Comune di Torino è praticare nuove forme di amministrazione condivisa con i cittadini, ai sensi del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani. La collaborazione fra Amministrazione e cittadini attivi, attraverso lo strumento del patto di collaborazione, risponde alle esigenze di rigenerazione urbana e di lotta alla povertà e al degrado urbano nella nostra città.

Come si articolano le 40 proposte arrivate? E’ presto detto: ci sono tre macro interventi.

Macrosezione A. Periferie e culture urbane
Patti di collaborazione attraverso i quali la Città intende promuovere l’avvio di attività nei seguenti edifici in disuso, che richiedono interventi di riqualificazione anche ingenti.

Via Cumiana 15, Corso Umbria 54 (ex casa del direttore) , Corso Umbria 53/55 (ex deposito biciclette), Corso Brin 21, Via Conte di Roccavione 11, Via Bologna 175/177 , Via Cavagnolo 9

Sono sette le proposte presentate e qui trovate l’elenco e il links ai documenti delle proposte

Macrosezione B. Piattaforme di servizio pubblico sottoutilizzate
Patti di collaborazione che riguardano beni destinati a servizi pubblici (scuole, biblioteche, servizi socio-assistenziali, culturali, uffici pubblici, etc.) che presentano una capacità di utilizzo superiore a quella ordinaria. Per la realizzazione di tali patti di collaborazione la Città ha messo a disposizione aree e locali ubicati nei seguenti immobili.Via Vigliani 102, Via Monte Ortigara 95, Via Le Chiuse 66 (3° piano ft), Via Foligno 14, Corso Taranto 160 (Centro Interculturale), Via degli Abeti 13 (ex mensa).
Sono dieci le proposte presentate e qui trovate l’elenco e il links ai documenti delle proposte

Macrosezione C. Cura dello spazio pubblico
Patti di collaborazione il cui scopo è la cura di luoghi e aree verdi, aree pubbliche, aree residuali, a rischio di abbandono o degrado, per promuoverne un uso condiviso attraverso azioni di riqualificazione, presidio e fruizione pubblica, agricoltura urbana, etc. Le proposte relative a tali patti potevano riguardare tutto il territorio cittadino. La Città aveva individuato le seguenti aree prioritarie di intervento

Area del Contratto di Quartiere di Via Arquata, Giardini di Via Giulio 14, Giardini Sambuy, piazza Carlo Felice, Giardini Morvillo, Giardini Alimonda (piazza Alimonda), Giardini Madre Teresa di Calcutta (C. Vercelli), Parco Di Vittorio Via Passo Buole

Sono arrivate trenta proposte e qui trovate l’elenco e il links ai documenti delle proposte

Ora la parola passa ai cittadini e, finita questa fase di meno di 30 giorni, saranno selezionate le proposte.

franco

direttore@vicini.to.it

beni-comuni

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