Perché i nostri bambini vanno in giro per le case a ripetere dolcetto o scherzetto?
Si tratta di una celebrazione pagana, certamente, ma che ha radici sia nel mondo latino (ricordiamo il culto per i parenti defunti, i penati) e soprattutto in quello anglosassone. Che però assume le caratteristiche di una vera e propria festa. Niente a che vedere con le manifestazioni nefande di zombie e misteriose e improbabili provenienze dall’aldilà. Una rivisitazione fra il ricordo dei propri defunti e l’esorcizzazione di qualcosa di inquietante, e per questo affidato ai bambini.
E la zucca? La zucca è il simbolo della testa umana, il teschio. Se ci si pensa, il termine si usa anche quando diciamo “sale in zucca” o “si è fracassato la zucca”. In America i negozi sono pieni di scheletrini di zucchero, di bare di cioccolato, teschi di ogni foggia e colore. E zucche.
Consumismo? Anche. Non ci sono però grosse controindicazioni a comprare merendine, cioccolatini, biscottini per metterli nel cestino improvvisato dei bambini che suonano alla nostra porta. L’ISTAT ci dice che l’economia sta rallentando, daremo una mano.
Gianpaolo Nardi
gianpaolon@vicini.to.it
Lascia un commento