Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Botton UP! 13 progetti da basso

Al lancio del Festival Botton Up! lo slogan è stato “quando la città si trasforma dal basso”. Infine i progetti selezionati dalla Giuria sono 13.

Un’ iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti e dalla Fondazione per l’Architettura / Torino e curata da Stefano Mirti e Maurizio Cilli. 13 proposte di trasformazione della città a partire dai desideri dei cittadini, che grazie a una campagna di crowdfunding potranno trasformarsi in realtà:

  1. Risorgimento Social Club;
  2. MiraOrti;
  3. Cortile Mondo,la natura si fa scuola;
  4. Il Furgoncibo;
  5. WALL coming!;
  6. CONVI _ stare insieme a Villaretto;
  7. Mestieri in corte;
  8. Medici 28 lo spazio di mezzo;
  9. Pietra Alta;
  10. Forno sociale S.P.I.G.A.;
  11. Stiamo freschi!;
  12. Hear me;
  13. Non luoghi qualsiasi: cortili immaginati come approdo per rigenerare legame sociale.

In risposta alla call promossa dall’Ordine e dalla Fondazione il 19 novembre scorso, sono pervenute 48 proposte di interventi sul territorio torinese ad opera di associazioni, gruppi informali, imprese, comitati, enti formatori, circoli,…

Tra queste, 34 sono relative a spazi di proprietà pubblica e 14 di proprietà privata; sono distribuite in tutte le 8 circoscrizioni torinesi, con una più alta concentrazione nella circoscrizione 6 (14 progetti), nella 7 (8 progetti) e nella 8 (7 progetti).

Le candidature hanno avuto per oggetto piazze, spazi della viabilità (rotatorie, carreggiate, aree pedonali), portici, orti urbani, scuole, cortili, parchi, aree agricole, boschi, giardini pubblici e privati, edifici artigianali, edifici di edilizia pubblica, negozi sfitti. In particolare, 25 proposte sono relative a spazi pubblici all’aperto, 9 a cortili e giardini e 4 a scuole. Il budget più basso è di 6000 euro, il più alto di oltre 1 milione di euro.

Uno degli aspetti che mi rende più orgoglioso dell’iniziativa” afferma il presidente dell’Ordine Massimo Giuntoliè la capacità del festival di parlare con i cittadini e attivare azioni concrete. Non è la prima volta che l’Ordine si impegna sul territorio: con il progetto Architettiamo la Città siamo andati in tour nelle 8 Circoscrizioni torinesi per confrontarci sulle richieste e le aspettative degli abitanti dei quartieri. Mi fa piacere ora osservare che tutte le circoscrizioni si sono mobilitate per rispondere alla call e che le proposte spesso nascano da una collaborazione tra pubblico e privato, condizione fondamentale perché le trasformazioni possano trovare le risorse per tradursi in realtà. Questo format di intervento è un esperimento: non escludiamo che in caso di successo possa essere replicato su altre scale.

Oltre alla quantità di proposte pervenute in soli due mesi” prosegue la presidente della Fondazione per l’architettura / Torino Alessandra Sivieroè importante sottolineare l’alto livello qualitativo e l’eterogeneità dei progetti. Spazi pubblici e privati, luoghi all’aperto e al chiuso, edifici scolastici, artigianali e commerciali, in contesti urbani e agricoli, con grande attenzione alle tematiche sociali su cui la Fondazione è molto sensibile: i modelli didattici, la salute mentale, la promozione di culture differenti, l’integrazione dei detenuti in carcere con la società,… Non è un caso dunque che la giuria abbia deciso di far proseguire il percorso a 13 progetti, anziché 12 come originariamente previsto.”

Maurizio Cilli sottolinea “il numero considerevole di cittadini coinvolti e il dato, non trascurabile, che molte delle proposte proviene da comunità neonate o composte appositamente per l’impulso generativo del bando di Bottom Up. In questo senso il festival costituisce un prezioso osservatorio del patrimonio relazionale costituito dalle energie spontanee presenti in città“.

Le 13 proposte sono state selezionate dalla giuria di Bottom Up!, composta dai curatori del festival, Stefano Mirti e Maurizio Cilli, da rappresentanti dell’Ordine e della Fondazione, Alessandra Siviero e Cristina Coscia, dal segretario generale della Città di Torino Mauro Spoto, dal segretario generale Camera di Commercio Torino Guido Bolatto e da due esperti esterni, lo scrittore John Thackara e Andrea Bartoli del Favara Cultural Park.

Sicuramente affascinante lavorare in giuria assieme a due “guru” quali Andrea Bartoli e John Thackara” conclude Stefano Mirti. “Sguardi e sensibilità diverse che ci hanno aiutato a considerare i progetti scelti in una prospettiva che da Torino guarda al resto d’Italia e al mondo.”

Oggi prende il via la seconda fase: i gruppi proponenti dei progetti selezionati seguiranno un percorso formativo sui temi del crowdfunding, delle trasformazioni urbane, dello storytelling e della gestione dei social network per avere le competenze necessarie per poter portare avanti le proposte candidate e tradurle in realtà.

Il 1° aprile partiranno le campagne di crowdfunding che si concluderanno con la chiusura del festival, il 10 maggio.

franco

direttore@vicini.to.it

Per approfondire ecco nel dettaglio i progetti

RISORGIMENTO SOCIAL CLUB

Soggetti proponenti: Circolo Risorgimento (Carlo Foppa, Loris Sadocco), Associazione di Promozione Sociale Casseta Popular (Valentina Garbolino), Giorgio Davi – Studio999, Elena Carmagnani – Associazione OrtiAlti, Giorgia Cafforia, Galla Vallée, Paolo Freschi, Ls Lignum lab

Il Circolo Risorgimento di via Poggio, storica bocciofila ANPI di Barriera di Milano, si trova in un momento di forte cambiamento e necessità di apertura al quartiere.

La proposta candidata a Bottom Up! prevede la riprogettazione degli spazi esterni del Circolo (pergola e campo da bocce) con l’ausilio di piccole strutture e arredi e la soluzione all’abbandono della grande tettoia incompiuta (bocciodromo) adiacente al Circolo, che sarà restituita al quartiere per ospitare spettacoli, per coltivare orti e giocare a pallone.

Architetto: Giorgio Davi, Studio999

 

MIRAORTI

Soggetti proponenti: Federico Guiati architetto, Ass. Coefficiente Clorofilla, Gruppo informale ortolani abusivi di Strada del Drosso, Comitato Borgata Mirafiori, Fondazione Mirafiori

Un progetto per la riqualificazione dal basso della più grande area cittadina caratterizzata da usi illegali: gli orti abusivi a Mirafiori sud.

L’obiettivo è restituire 6 ettari di verde pubblico al quartiere mantenendo la vocazione agricola, attraverso un processo partecipativo che vedrà impegnati nella riqualificazione proprio gli ortolani abusivi e i volontari per la realizzazione di un grande parco di orti urbani dove sperimentare nuove forme di agricoltura urbana e inclusione sociale. Il progetto prevede anche l’analisi del suolo per verificare eventuali problemi di inquinamento e l’esame di diversi modelli di gestione (associativo, impresa sociale, etc.).

Architetto: Federico Guiati

 

CORTILE MONDO, LA NATURA SI FA SCUOLA

Soggetti proponenti: Scuola d’Infanzia comunale Marc Chagall, Associazione Insieme, Accademia di Agricoltura Torino, LIPU, Associazione ORME, Associazione Il campanile onlus, Associazione Educadora onlus, Associazione Ultramondo, Associazione Solco onlus, Associazione GreenTo, Milena Maccaferri, R. Ilaria Scalzo

La scuola Chagall, i cui alunni per il 90% provengono da diverse parti del mondo, svolge un ruolo attivo nel combattere fenomeni di segregazione scolastica.

La proposta nasce per rispondere al desiderio della comunità scolastica di ampliare le pratiche di didattica innovativa all’esterno dell’edificio scolastico, nel giardino, facendo diventare l’area verde luogo di integrazione e confronto. Il progetto prevede un intervento sul verde, azioni di creazione di comunità attraverso laboratori dedicati a tre tematiche: casa, acqua e bosco, e attività di animazione (cinema, musica, feste).

Architetto: Mariolina Monge

 

IL FURGONCIBO

Soggetti proponenti: Associazione culturale Eufemia APS (capofila rete comprendente: Eco dalla Città Re.Te. ONG, Legambiente metropolitano, Scs Aeris, Scs La Rondine, Associazione Insieme onlus, Scs Gruppo Arco, Il Gusto del Mondo, Associazione 360° odv, Associazione popolare via Dante di Nanni, Associazione greenTo, Associazione Misteria, Parrocchia San Bernardino, Associazione Commercianti corso Brunelleschi, Scs Il raggio, Circolo 1° maggio Nichelino, Comuni di Torino, Grugliasco, Nichelino e Rivoli, Circoscrizione 3 Torino, ASL Città di Torino, Politecnico di Torino – food design lab

 

La proposta ha l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare attraverso la creazione di una cucina mobile in grado di recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze della filiera alimentare del contesto torinese altrimenti inutilizzate; il progetto prevede di incrementare l’attuale rete di distribuzione e attivare dinamiche di trasformazione urbana e riappropriazione delle piazze che ospitano i numerosi mercati della città durante il giorno, e che restano sottoutilizzate una volta finita l’attività di vendita.

Architetto: Grazia Cocina

 

WALL coming!

Soggetti proponenti: Associazione volontariato Aporti Aperte, Istituto Penale per i Minorenni “Ferrante Aporti”, Garante dei diritti delle persone private della libertà di Torino, Associazione Artieri, RiGenerAzioni APS, Associazione Codicefionda, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, Inforcoop Lega Piemonte scrl.

 Il progetto prevede la costruzione di un nuovo spazio pubblico: un teatro all’interno del carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, nel quartiere Lingotto, gestito dai ragazzi; sarà dedicato ad attività di aggregazione interne e sarà aperto alla città attraverso rassegne culturali. Uno spazio multifunzionale, che comprende anche una pizzeria. I ragazzi ospiti saranno coinvolti a partire dalla fase di progettazione fino alla fase di realizzazione ed infine fruizione e gestione.

Architetto: Marta Grignani

 

CONVI _ Stare insieme a Villaretto

Soggetti proponenti: Comitato Borgata Villaretto, Comitato Sviluppo Falchera, Oratorio Chiesa San Pio X, Società sportiva “PGS Conquista”, Biblioteche Civiche Torinesi

 Nel quartiere Villaretto mancano servizi, connessioni e spazi pubblici progettati. La proposta mira a dare vita a una “Casa del Quartiere”, realizzata all’interno di un container nella piazza di accesso del quartiere. ConVi sarà la sede di incontro spontaneo e organizzato, di attività culturali, artistiche e associative come workshop, progetti ricreativi, letture e scambi di libri, gestita da attori locali dei quartieri di Villaretto e di Falchera, con il contributo speciale delle Biblioteche Civiche. Il progetto prevede anche un workshop di design collettivo nel quale guidare la comunità nel progetto di una ‘seduta’ in auto costruzione.

Architetto: Elisa Campra

 

MESTIERI IN CORTE

Soggetti proponenti: Associazione Cilla Onlus, Associazione Pastorale Migranti, Associazione Camminare insieme

 La proposta consiste nella realizzazione di un “luogo dei mestieri” per attività artigianali, costituito da laboratori e caffetteria intorno ad una piazza, in una porzione di terreno inutilizzato di circa 1.000 mq nel Distretto Sociale Barolo di via Cottolengo, dove si trova una tettoia aperta. L’intervento consiste nella riconversione della tettoia in locali chiusi, nella realizzazione di laboratori e nella sistemazione degli spazi esterni con la formazione di una piazza e un porticato a forma ellittica.

Architetto: Paolo Mattiolo

 

MEDICI 28 LO SPAZIO DI MEZZO

Soggetti proponenti: China Room, Gruppo di ricerca Politecnico di Torino, Associazione Atelier Mobile, Associazione studenti e studiosi cinesi del Politecnico di Torino, Associazione ZHISONG, Associazione culturale Babelica

 Nonostante la presenza cinese a Torino sia consistente (8000, di cui 2300 studenti universitari), manca un’occasione permanente di dialogo interculturale. Il progetto prevede la riattivazione si uno spazio vuoto e sottoutilizzato in via Medici 28 per rispondere a questa carenza, dando vita a un nuovo luogo di scambio culturale sino-italiano. I locali messi a diposizione tramite concessione dalla Circoscrizione 4 potranno ospitare attività quotidiane di studio, lavoro ed eventi culturali. Per poter fruire dei locali sono necessarie alcune opere di allestimento da realizzare attraverso un workshop di progettazione e costruzione.

Architetto: Luca Barello

 

PIETRA ALTA

Soggetti proponenti: Antonio De Serio (Agenzia per lo Sviluppo di Pietra Alta composta da Agenzia Formativa Forma-re-te, Associazione Antiloco, Associazione Anziani Circolo Stura, Associazione Anziani Pietra Alta, Associazione MCE, Associazione Villaggio SNIA, Cooperativa Animazione Valdocco, Cooperativa Di Vittorio, Cooperativa DOC Sharing, Liceo scientifico Giordano Bruno, Scuola elementare XVV Aprile, Scuola Media Leonardo da Vinci, Parrocchia S. Michele Arcangelo), Diana Giromini, Roberta Di Mattia, Carlo Cagnasso, Guido Nicholas Zingari per Associazione Antiloco, Massimiliano e Gianluca De Serio per Piccolo Cinema, Armando Poggi, Fabio Faustini, Alfredo Mela

 La proposta prevede la ristrutturazione dell’immobile in via Cavagnolo 9 e l’annessione al centro di via Cavagnolo 7 (sede del Piccolo Cinema), tramite 10 moduli container dalle dimensioni di 244 cm x 610 cm e la valorizzazione e l’allestimento degli spazi esterni relativi ai due edifici. L’obiettivo è migliorare la connessione del Piccolo Cinema con il quartiere attraverso la co-progettazione di nuove attività, ad esempio presidio e sostegno agli abitanti, portierato di quartiere, biblio/videoteca, ludoteca, cucina e ristoro, orto e “fioriera di quartiere”.

Architetto: Francesco Massarini

 

FORNO SOCIALE S.P.I.G.A.

Soggetti proponenti: Arthur Bohn, Serafino Calderone, Antonella Cardinale, Giuseppe Deplano, Danilo Perozzi, Egidio Sandron e Maria Scalisi

Il progetto intende dare vita a un forno comunitario in Barriera di Milano; rappresenta la risposta al desiderio degli ortisti di vivere l’atto della panificazione come momento di integrazione e messa a sistema di risorse fisiche, culturali, sociali, ambientali, secondo i principi dell’economia circolare. Il progetto si ripropone di stimolare la curiosità sui cereali tramite workshop teorico-pratici, aumentare la consapevolezza sulla biodiversità dei cereali attraverso la progettazione di una biblioteca del grano, diffondere la cultura del pane con workshop di panificazione collettiva e creare una comunità pane degli orti.

Architetto: Egidio Sandron

 

STIAMO FRESCHI!

Soggetti proponenti: Agenzia per lo Sviluppo Locale San Salvario onlus, Cooperativa Tavola di Babele, Associazione Sguardo nel Verde, GRRIZ Studio

 Il cortile della Casa del Quartiere di San Salvario è uno spazio di 600 mq che svolge una funzione di aggregazione per abitanti di tutte le età. Si tratta però di una distesa di cemento, dove non sono presenti ampi elementi ombreggianti (solo 3 ombrelloni) e dove il verde è relegato a piccoli spazi perimetrali, che ne riducono le possibilità di utilizzo nel periodo estivo. Il progetto intende realizzare un sistema di pergole inverdite in corrispondenza delle sedute perimetrali, che vadano ad aumentare lo spazio ombreggiato all’aperto.

Architetto: Luigi Greco

 

HEAR ME

Soggetti proponenti: Associazione MinD Mad in Design, PUSH, Blu Acqua srl

Nasce per favorire l’inclusione sociale degli utenti psichiatrici che vivono nelle strutture residenziali che si affacciano sul giardino F. Piredda, nel quale verranno installati strumenti di diffusione sonora e altoparlanti realizzati attraverso iniziative di progettazione partecipata e autocostruzione. Questi strumenti diffonderanno una colonna sonora creata attraverso la registrazione dei suoni del quartiere ad opera dei pazienti delle strutture, degli operatori sanitari e dei cittadini. L’obiettivo è favorire pratiche di inclusione sociale e abbattimento dello stigma, attivare un processo di riqualificazione urbana dell’area e sperimentare le potenzialità del rapporto tra le discipline creative e riabilitazione psichiatrica.

Architetto: Giulia Sala

 

NON LUOGHI QUALSIASI: CORTILI IMMAGINATI COME APPRODO PER RIGENERARE LEGAME SOCIALE

Soggetti proponenti: OMI Opera Munifica Istruzione, Cooperativa Proges – Nido della Musica, Casa maternità Prima Luce, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Il Centralino Club, L’Uovodicolombo

Sui cortili alberati e comunicanti tra via delle Rosine e via Giolitti in centro a Torino si affacciano attività che ogni anno sono frequentate da 3600 famiglie, 600 studenti e 9000 fruitori adulti, dal mattino (servizi educativi) alle ore notturne (intrattenimento e cultura). Il progetto mira a trasformare i cortili in un luogo di connessione delle persone che li abitano, realizzando un hub a forte valenza comunitaria in cui le persone diventino parte attiva delle proposte. Il festival sarà l’occasione per l’ingaggio partecipativo della cittadinanza attraverso un’installazione ludico creativa.

Architetto: Lidia Re

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