
Oltre ad essere il titolo di una sezione fuori concorso specifica della rassegna, con “l’incanto del reale” ci si può riferire al cinema documentario, che ha forza espressiva, di denuncia e artistica irrinunciabili: nei festival riescono a trovare uno spazio d’attenzione, perché non sempre approdano nelle sale.
In quest’ambito, della sezione TFFDOC/ITALIANA, si segnala Commedia all’italiana, una testimonianza narrativa di 54 minuti – scritta e diretta dall’artista e regista Fabrizio Bellomo.
“Un viaggio insieme intimo e collettivo sugli archetipi dello Stato e del potere. Sulla toponomastica come sui monumenti. Il protagonista vaga in motocicletta e sulle ricostruzioni virtuali del mondo, attraversando trasmissioni televisive e materiali d’archivio, effettuando diverse conversazioni telefoniche – stimolato tanto dalle notizie di cronaca relative al movimento internazionale della cancel culture, quanto dalle iconografe fasciste ancora ben presenti nelle nostre città. (…) Dalla ancora forte presenza della monumentalità del ventennio, alla chimera del turismo come unico e solo talismano per uscire da tutte le crisi presentatesi nel nuovo millennio.”
“L’incanto del reale“ su cui si sofferma, invece, Daniele Gaglianone, cineasta torinese, lo si scopre ne Il tempo rimasto: opera fuori concorso, in cui l’autore compie un viaggio attraverso cinque regioni italiane, per raccogliere numerose testimonianze di anziani sul tempo passato, sui loro trascorsi di bambini e di giovani. Un lungo percorso di incontri e di ascolto dell’Italia che è stata, per scoprire cosa resta di allora e una toccante riflessione sulla vecchiaia. (Uscita in sala il 20 gennaio 2022)
Anna Scotton
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