Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Insediato il Comitato per la difesa della Costituzione Piemonte Valle d’Aosta

IMG_20160314_221755006_HDR

Il Comitato per il NO alle modifiche della vigente Costituzione ha avuto la sua prima uscita pubblica martedì 15 marzo presso la Fabbrica delle E con un’assemblea aperta per i referendum contro l’Italicum e la riforma costituzionale, organizzata, insieme all’Associazione nazionale Partigiani d’Italia e al gruppo Abele.

La sala era piena, circa 200 persone, ed erano presenti diverse realtà associative e personalità del mondo culturale e politico piemontese e nazionale.IMG_20160314_221427572_HDR

Presenti i rappresentanti, tra gli altri, di Arci, Fiom, No Triv, Acqua Bene Comune, Cgil, Usb, Libertà e Giustizia, Verdi-Girasole, Movimento Agende Rosse, Giustizia e Libertà. Numerosi anche gli esponenti del mondo accademico e intellettuale, tra cui Marco Brunazzi, Alfonso Di Giovine, Silvano Bellingi, Gianni Vattimo. Presenti il noto avvocato anti-Italicum Felice Besostri e Paolo Sollier, ex calciatore e oggi scrittore.

Al tavolo dei relatori Diego Novelli, Presidente del Comitato, Antonio Caputo, vice presidente e coordinatore e Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario.

Ad aprire la serata l’intervento di Antonio Caputo, che ha auspicato un «Percorso comunitario e plurale aperto a tutti, senza connotazione partitica, per riappropriarci dei principi della nostra Costituzione contro il tentativo di stravolgerla nel suo impianto fondamentale condiviso da tutti, a colpi di maggioranza».

E’ intervenuto anche Gustavo Zagrebelsy. L’ex Presidente della Corte Costituzionale ha parlato di «Uno scollamento tra la Costituzione formale e quella sostanziale. Per questo motivo, il Governo dice che è arrivato il momento di adeguare quella forma a quella sostanziale, ma secondo me dobbiamo chiederci: la deriva materiale ci piace veramente? Noi siamo qui proprio per dire che quello che è accaduto negli ultimi 25 anni non ci piace e non vogliamo ufficializzarlo. La costituzione materiale è andata verso la degenerazione della democrazia e noi vogliamo combattere perché questo non venga istituzionalizzato».

Qui vi proponiamo un breve video dell’intervento di Gustavo Zagrebelsy , da noi realizzato, che argomenta come la seconda parte della Costituzione Italiana è inscindibile dalla prima e, a suo giudizio, le modificazioni che sono state (provvisoriamente) approvate non tutelino più tutti i cittadini, ma solo un gruppo di essi.

 

franco

direttore@vicini.to.it

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


*