Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

“Un giorno, tutto questo”

Il 31° Salone Internazionale del Libro edizione 2018 si svolgerà a Torino da giovedì 10 a lunedì 14 maggio.

Realizzato quest’anno grazie al sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, Ice, Direzione Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, Centro per il Libro e la Lettura e Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino, avrà come titolo «Un giorno, tutto questo», a rappresentare la sfida del futuro, che gli organizzatori hanno pensato di declinare in cinque grandi domande, quesiti che saranno rivolti a scrittori, intellettuali, eminenti personalità del nostro tempo.

Le domande sono:

  • Chi voglio essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé, chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi?
  • Perché mi serve un nemico? I confini ci proteggono oppure ci impediscono di incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo? Abbiamo bisogno di costruirci un nemico per poter sperare di non averne?
  • A chi appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si allarga. Il lavoro si trasforma e può ridursi. Milioni di persone sono costrette a lasciare la propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?
  • Dove mi portano spiritualità e scienza? Scienza e religione hanno dato forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono state usate anche come strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di cambiamento e di futuro nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle scienze? O altrove?
  • Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La creazione artistica può bastare a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di cambiare le cose? Libertà o rivoluzione: cos’è l’arte, e che cosa deve e può dare a tutti noi?

Le risposte stanno già arrivando nella forma espressiva che gli interpellati preferiscono (testi, immagini, tracce audio e video) e verranno divulgate in diverse forme durante i giorni del Salone e nelle settimane precedenti. Una quindicina di contributi diventeranno podcast audio grazie alla collaborazione con Audible (www.audible.it), che affiderà alla voce dei suoi attori la lettura di alcuni di essi.

Le cinque domande avranno anche un luogo fisico a loro dedicato: le Ogr, Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo, a Torino, recuperate e rilanciate come grande polo artistico e culturale dalla Fondazione CRT, che metteranno a disposizione del Salone il loro «Duomo».

La Francia è il Paese Ospite, una realtà che costituisce uno dei veri laboratori culturali europei di quest’anno.

Fra le figure più prestigiose che calcheranno il palcoscenico del Lingotto, il grande sociologo e filosofo Edgar Morin, uno dei padri del pensiero contemporaneo, accanto al quale è garantita una consistente delegazione di autori francesi.

Loredana Pilati

loredanap@vicini.to.it

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