Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

XXXVI Edizione del Salone del Libro di Torino

Annunciato il titolo

Prima conferenza stampa del Salone Internazionale del Libro di Torino, sotto la nuova direzione di Annalena Benini che subentra a Nicola Lagioia, tenuta al Teatro Regio di Torino questa settimana. La XXXVI edizione si terrà nella consueta location del Lingotto Fiere dal 9 al 13 maggio 2024.

Annunciato il tema 2024, “Vita immaginaria”, un omaggio alla scrittrice Natalia Ginzburg che pubblicò un saggio con questo titolo, cinquant’anni fa per i tipi di Mondadori, come invito a riflettere sulla potenza della fantasia e del potere immaginifico della letteratura. Come ha sottolineato la Benini durante la conferenza, “la letteratura ci permette di esplorare vite diverse, di calarci in epoche differenti e di immaginare mondi possibili. È un invito a sognare, a guardare oltre la realtà e a costruire nuove possibilità. C’è un filo che lega tutte queste scelte ed è l’idea di immaginazione, che muove la vita creativa in qualche modo le possa spingere anche verso il meglio.”

Il manifesto del Salone 2024 è ad opera dell’artista Sara Colaone, coloratissimo e pop, rappresenta una donna che abbandona i suoi occhi, ma non smette di guardare.

Il programma, ricco e articolato, è ancora in fase di definizione, ma ha consentito già l’annuncio di alcune anticipazioni. La lectio magistralis sarà affidata al premio Pulitzer Elizabeth Strout, premio Pulitzer nel 2009 e premio Bancarella l’anno successivo. Sette le sezioni – arte, cinema, leggerezza, informazione, editoria, romance, romanzo – ciascuna con i propri ospiti, ognuna con un suo curatore, da Melania Mazzucco a Francesco Piccolo.

Mi occuperò della sezione cinema. Mi diverte molto l’idea di accompagnare delle persone che appartengono a questo scenario, cercherò di far raccontare loro la loro carriera, il loro lavoro”, dice Francesco Piccolo.

Tanti gli ospiti annunciati: Paolo Sorrentino, Gianni Morandi tra i nomi che faranno parte del calendario. Nel programma generale, tra gli ospiti internazionali saranno presenti al Salone: il premio Nobel Abdulrazak Gurnah, l’autore di bestseller David Nicholls, due voci della letteratura latinoamericana contemporanea, Guadalupe Nettel e Camila Sosa Villada, e per i piccoli lettori lo scrittore bestseller Jeff Kinney, autore del famoso Diario di una Schiappa.

Per commemorare i cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, la lingua ospite sarà il tedesco, mentre la regione ospitata sarà la Liguria.

La conferenza stampa ha suscitato grande entusiasmo tra i presenti, giornalisti e appassionati di libri, molti dei quali non vedono l’ora di esplorare le novità e i tesori letterari che il Salone Internazionale del Libro 2024 avrà da offrire. Mentre il conto alla rovescia per l’apertura ufficiale continua, Torino si prepara a diventare il cuore pulsante del mondo letterario, accogliendo autori, lettori e amanti della cultura da tutto il mondo.

Loredana Pilati

loredanap@vicini.to.it

 

Un po’ di storia

La proposta di tenere un Salone del Libro nel complesso fieristico di Torino Esposizioni fu presentata ufficialmente il 22 luglio 1987 all’Unione Industriale di Torino, dopo una riunione con i rappresentanti di varie case editrici italiane. I promotori dell’iniziativa erano il libraio Angelo Pezzana, proprietario della libreria internazionale Luxemburg e fondatore dell’associazione FUORI! e l’imprenditore Guido Accornero, che all’epoca aveva acquisito il 33% della casa editrice Einaudi. Il logo originale venne disegnato dal pubblicitario Armando Testa, “un arco di trionfo che sembrava un libro aperto”. All’associazione che vede Accornero presidente e Pezzana vicepresidente, si aggiungono poi la Regione Piemonte, il Comune e la Provincia di Torino. Si aprì quasi immediatamente una polemica con il sindaco di Milano Paolo Pillitteri, che voleva trasferire la manifestazione a Milano, dove avevano sede la maggioranza delle case editrici, ma con l’appoggio della maggior parte dei grandi editori la sede torinese fu confermata ufficialmente il 23 settembre dello stesso anno.

«Un’idea luminosa con un pizzico di follia» sono le parole che lo scrittore premio Nobel Josif Brodskij pronunciò alla cerimonia inaugurale al Teatro Regio il 18 maggio 1988 in occasione dell’apertura del Salone. Fin dalla prima edizione l’iniziativa ebbe un successo superiore alle aspettative, in curioso contrasto con la scarsa propensione alla lettura degli italiani. Al primo Salone del libro, a Torino Esposizioni, parteciparono oltre cinquecento espositori e centomila visitatori. La seconda edizione si svolse dal 12 al 18 maggio 1989, con 873 espositori presenti (320 più dell’anno precedente) per un totale di 26.500 mq di superficie (nella prima edizione erano 17.500 mq).

Negli anni il Salone ha via via ampliato il panorama delle proprie iniziative: dal 1996 viene scelto per ogni edizione un tema conduttore per conferenze, convegni e pubblicazioni, dal 2001 sono invitati gli editori e gli scrittori di un Paese ospite: ogni anno si tengono centinaia di convegni, incontri con protagonisti di rilievo del mondo della cultura, presentazioni di novità editoriali, iniziative didattiche che permettono di avvicinare alla lettura bambini e ragazzi con animazioni, laboratori e spettacoli teatrali. Nel 2005 è nata la manifestazione Lingua Madre, che porta alla Fiera scrittori asiatici, africani e latino-americani, accomunati dal lavoro sperimentale e innovativo sul patrimonio della loro tradizione culturale, ed è stato istituito lo spazio Book Film Bridge, destinato alla negoziazione dei diritti audiovisivi [fonte: Wikipedia].

 

 

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