Siddharta è un romanzo dello scrittore tedesco Hermann Hesse edito nel 1922.
Considerato dallo stesso Hesse come un “poema indiano”, il romanzo presenta un registro molto originale che unisce lirica ed epica, ma anche narrazione e meditazione, elevazione e sensualità, e che lo rende tuttora affascinante.
Il successo del libro arrivò un ventennio dopo la pubblicazione e sulla scia del Premio Nobel conferito ad Hesse nel 1946, e fu frutto soprattutto dei giovani che fecero della figura di Siddharta un compendio dell’inquietudine adolescenziale, dell’ansia di ricerca di se stessi, dell’orgoglio dell’individuo davanti al mondo ed alla storia, accomunati in un rifiuto senza appello. Il libro ebbe poi un periodo di rinnovato successo anche nel corso degli anni sessanta e settanta, alimentato anche dall’interesse che una parte del mondo giovanile e artistico dell’epoca aveva per la cultura orientale e indiana in particolare.
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