Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Riparte il ciclo Leggermente

 Nei giorni scorsi è stato dato avvio al progetto Leggermente 2013-2014

La biblioteca Amoretti ha presentato un’ ipotesi che si sviluppa attorno ad un tema generale: il “tempo”. Come sguardo sul mondo e su se stessi attraverso i classici, come punti di vista sui problemi socio politici e su una società sofferente o su esperienze di vita vissuta.

 Il tema verrebbe sviluppato con il supporto della scrittrice Melania Mazzucco che ha già collaborato nella passata edizione.

I gruppi di lettura faranno propria una delle proposte della Biblioteca scegliendo tra classici (Virginia Woolf, Buzzati, Alvaro) contemporanei (Paolo Giordano, Gabriella Adamasteanu) grandi firme (Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Niccolò Ammanniti). Nell’elenco c’è anche un esordiente, Riccardo Gazzaniga, un poliziotto che racconta il mondo della tifoseria e della sua violenza.

Oppure i Gruppi indicheranno essi stessi delle alternative. Segnaliamo questa proposta, forse inusuale, che il promotore Gruppo Agape presenta così:

Angelo mio,m’immaginavoAGAPE[1]

Che volassi in uno spazio

siderale e invece

sei comparso a quattro zampe

sotto forma d’animale.”

Franco Marcoaldi, Animali in versi, Einaudi, 2006.

“Come gli anni scorsi il nostro piccolo gruppo ha scelto un argomento e l’ha approfondito. Eravamo curiosi di entrare nel tema del legame tra l’animale e l’essere umano.

Pensiamo che, oggi come in passato, rappresenti spesso una relazione fatta di affetto e sostegno reciproco, senza violenza e sfruttamento, in forma concreta e/o fantasticata.

Abbiamo tutti storie da raccontare…animali veri o simbolici che sono stati d’aiuto, ci hanno capito e sostenuto. Non possiamo certo dimenticare, ed escludere dalla nostra riflessione, l’uso anche spietato che l’essere umano ha fatto e tutt’ora fa dell’animale per avere cibo, lavoro ecc….ma vogliamo mettere da parte, per ora, questo versante del tema.

…ci siamo resi conto che le fiabe potevano essere una guida con i loro simboli, le loro metafore, come nei sogni. Per capire e sperimentare cose nuove, con noi stessi e con il mondo. Una fiaba sarà il nostro testo di riferimento.

Gianpaolo Nardi