Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Non bull-ARTI di me. Un’iniziativa contro il bullismo tra gli adolescenti


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Incubi, persecuzioni online, solitudine, insuccessi.

Sono le parole chiave del videoclip realizzato da una ventina di ragazzi dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori di Torino, che hanno partecipato al progetto del centro studi «Sereno Regis»: «Non bull- arti di me 2.0».

Sul tema della sopraffazione il Centro Studi Sereno Regis propone in questi giorni “E ora… non bull-ARTI di me!”, un testo che raccoglie racconti brevi e fumetti realizzati dalle ragazze e dai ragazzi torinesi, realizzato nell’ambito nell’ambito del Piano Adolescenti. Curato dall’Assessorato alle Politiche Educative della Città di Torino.

Il volume, curato e stampato dal Centro Studi, intende parlare ai giovani che sono stati protagonisti di episodi di bullismo, con un ruolo di prevaricatori o di spettatori. Contiene, inoltre, una raccolta di suggerimenti per imparare a riconoscere queste situazioni violente, come primo passo per reagire. Il testo sarà distribuito nelle scuole di Torino

Il progetto è stato sviluppato per contrastare i fenomeni di violenza fra pari sul web (cyberbullismo), sollecitando la creatività e l’uso responsabile della rete come veicolo di messaggi educativi positivi prodotti da adolescenti per i loro coetanei.

I risultati sono stati molto positivi: 800 ragazzi dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori di Torino hanno preso parte alle attività di sensibilizzazione su questo tema e 100 di loro hanno partecipato, al di fuori dell’orario scolastico, a laboratori di teatro, fumetti, videomaking, hip hop e scrittura creativa e di Comix, realizzando prodotti artistici per dire la loro contro il bullismo.

I ragazzi hanno lavorato in gruppi sviluppando il pensiero critico, la capacità di raccontare storie e imparato mettendo le mani in pasta.

Attraverso questo percorso le ragazze e i ragazzi sono riusciti a mettere in luce le molteplici forme che il bullismo, anche quello online, possono assumere. Inoltre, sono stati coinvolti in un percorso di accompagnamento alla costruzione di un luogo di aggregazione e di espressione artistica.
I prodotti realizzati (racconti, video, scene teatrali, fumetti coreografie di hip hop) saranno diffusi attraverso l’utilizzo di licenze Creative Commons, per tutelare e valorizzare il lavoro svolto.

Ricordardiamo qui che, a seguito di un D.L. del 2013, molte scuole stanno dotando gli alunni (ci risulta anche le quarte di alcune scuole elementari) di dispositivi elettronici per le loro letture e ricerche. Ci auguriamo che, oltre che nella didattica, sia un passo avanti nell’educazione ad un uso della rete improntato alla convivenza civile.

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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