Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

RIQUALIFICAZIONE PALAZZO DEL LAVORO, TUNNEL DI CORSO GROSSETO ed ALGHE SUL TAVOLO DEGLI ASSESSORI.

Il Vicesindaco Guido Montanari ha ricevuto il Comitato Italia ’61, per discutere della riqualificazione del Palazzo del Lavoro che da troppi anni attende una qualche decisione dalle istituzioni, prima di vedere definitivamente deturpato uno dei maggiori simboli dell’architettura mondiale, che incontra chi entra in città dalle autostrade.

Palazzo Nervi

Il cambio di Amministrazione, ha portato ad abbandonare l’idea di trasformarlo in un centro commerciale, e per Montanari il palazzo realizzato da Nervi sorge in un contesto urbano prettamente residenziale ‘porta di accesso’ alla città di notevole valore ambientale e di prestigio per la presenza del Campus ILO, ma necessita di una ricucitura dei giardini circostanti con il parco fluviale del Valentino e di soluzioni adeguate in fatto di parcheggi e di sistemazione complessiva.

In attesa della sentenza del TAR, e di capire quale sarà la destinazione d’uso di questo gioiello, ci sarà quindi la necessità di rivedere l’intero impianto della riqualificazione, sperando che i tempi e i necessari investimenti, diano una veloce soluzione al problema.

Le problematiche inerenti la realizzazione del tunnel di corso Grosseto sono state invece al centro di un incontro tra Città di Torino, Regione Piemonte e SCR Piemonte S.p.A.

L’assessora ai Trasporti Maria Lapietra ha dichiarato: “Ritengo che in base ai dati in nostro possesso il progetto del tunnel di corso Grosseto sia inaccettabile per ciò che concerne la sistemazione superficiale viaria. La soluzione prevista causerebbe un sostanziale blocco della circolazione immobilizzando di fatto una delle zone più popolose della città”. La precedente Amministrazione ricordiamo, ha considerato necessario il tunnel per unire la linea ferroviaria proveniente da CERES e dall’aeroporto di Caselle con l’attuale passante ferrTorino, aereoporto di Caselle, treni, stazione ferroviaria, treno aereoportoaviario.

L’assessora ha voluto altresì ricordare che un cantiere di 3 anni in quest’area causerebbe notevoli difficoltà ai residenti e a coloro che vi transitano, con ricadute di congestione viaria su un’ampia zona di Torino.

“Abbiamo chiesto a SCR Piemonte di quantificare le eventuali penali necessarie per congelare l’opera e procedere a un eventuale nuovo progetto – ha spiegato Lapietra – Come detto più volte, non desideriamo far perdere alla Città neanche un euro del finanziato e gravare sul bilancio cittadino, se non per scelte compiute sempre nell’interesse generale”.

La sindaca Chiara Appendino e l’assessora Maria Lapietra s’incontreranno la prossima settimana a Roma con il Ministro Del Rio prospettandogli i problemi relativi all’opera e chiedendo la sua collaborazione.

Un nuovo incontro con Regione Piemonte e SCR Piemonte è stato fissato per lunedì con l’obiettivo di acquisire dati aggiornati relativi alla simulazione dei flussi di traffico.

Passiamo ora ad altro contesto. Questa mattina la Protezione Civile ha effettuato a titolo gratuito una serie di riprese video subacquee al fine di valutare la consistenza e le caratteristiche della vegetazione sommersa. I video saranno consegnati agli enti coinvolti nel Tavolo Tecnico per essere esaminati.

Le riprese con telecamera subacquea sono state ritenute opportune durante la riunione dello scorso 6 settembre che l’Assessora Lapietra ha convocato in relazione alla presenza, in parte del tratto torinese del fiume Po, della pianta esotica invasiva Myriophyllum aquaticum.

In occasione di quell’incontro – preso atto alla presenza di Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Arpa, ENEA, IPLA, Università di Torino (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e Dipartimento Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi – Orto Botanico) dell’efficacia dell’intervento di rimozione del  Myriophyllum aquaticum, avvenuto l’11 agosto scorso – si è proceduto in modo congiunto a definire i seguenti step operativi.alghe

La Regione Piemonte, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa europea vigente, informerà il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della presenza di Myriophyllum aquaticum nel tratto torinese del Po; contestualmente il Gruppo regionale sulle specie vegetali esotiche coordinato dalla Regione Piemonte definirà procedure di intervento sul breve, medio e lungo periodo.

In base alle procedure di intervento proposto dal Gruppo regionale sulle specie vegetali esotiche si valuteranno nell’ambito del Tavolo Tecnico le modalità, le tempistiche e le priorità di intervento considerando anche il bilancio costi/benefici delle diverse alternative.

Tutti gli Enti coinvolti collaboreranno per valutare la fattibilità di possibili interventi di più ampio respiro finalizzati ad incrementare la qualità ambientale del fiume e del territorio fluviale che prendano in considerazione la gestione della traversa di Parco Michelotti  nonché la questione dei prelievi idrici a monte della città di Torino, al fine di garantire il rilascio di portate compatibili con il mantenimento del carattere lotico del corso d’acqua e che consentano, in futuro, di non incorrere nella carenza idrica che caratterizza il tratto urbano del fiume e che contribuisce all’attuale proliferazione delle piante acquatiche.

La Città Metropolitana metterà a disposizione i propri strumenti per effettuare ulteriori  rilievi, oltre a quelli che già l’Arpa esegue periodicamente sul fiume.

Angelo Tacconi

loris@vicini.to.it

 

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