Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Parte il progetto “A Barriera c’è il mare”

Dunque la raccolta di dati sui tesori di Barriera è partita. Venerdì 14 scorso, nella sede di Via Baltea, i promotori hanno presentato il progetto “A Barriera c’è il mare” che si propone di creare una guida turistica di tutto ciò che merita vedere, apprezzare e gustare in Barriera di Milano.

E’ possibile far diventare un quartiere noto più per la cronaca nera che per le sue attrattive, un luogo in cui i turisti si rechino intenzionalmente? Partendo dai recenti interventi di rigenerazione urbana, e da una provocazione di Turismo Torino, Urban Barriera ha fatto una ricerca sulla presenza di Barriera in varie testate nazionali ed internazionali: sorprendentemente ha trovato, sostiene Luca Franciglia di Urban Barriera, persino 3 citazioni sul New York Times in un servizio che incoraggiava a visitare Torino.

Così ha coinvolto le associazioni locali in un’avventura che dovrà portare a tracciare una mappa dei luoghi di interesse di un quartiere che sembra aver perso consapevolezza di sé. Una mappa “social”, condivisa, dice Erika Mattarella della Cooperativa Liberitutti, che ha chiamato a raccolta le associazioni per lanciare una raccolta delle conoscenze presenti sul territorio. A chi sarà indirizzata la mappa? Non che ci si aspettino frotte di giapponesi con le loro dotazioni di apparecchiature fotografiche: magari, ma sarebbe anche un buon risultato se ad aggirarsi per le strade fossero i torinesi che sono in genere attratti dal centro o dai luoghi di tendenza.

La raccolta su cui sono stati chiamati i cittadini parte da un quesito: “se dovesse passare di qui un turista, dove lo porteresti?”. Quesito al quale tutti sono invitati a rispondere per mezzo di un questionario che si articola in alcune categorie:

  • Arte: Musei, arte pubblica
  • Made in Barriera: un compendio delle arti e professioni ancora praticate da artigiani storici. (arte-artigianato). Lo sapevate, dice Erika, che abbiamo qui l’ultimo ombrellaio (chi ha più di… x anni ricorda queste figure che circolavano per i borghi con il loro ciclo attrezzato per le riparazioni)
  • Fotografia: dove fare delle fotografie? Luoghi fisici, l’uso del liberty.
  • Mangiare e bere: tema di gran moda, ma al mondo non c’è solo Master Chef. Pasticcerie, bar caratteristici
  • Relax: parlare di tempo libero in un contesto di lavoratori richiede un po’ di cautela. E tuttavia ci sono le associazioni, anima diurna del quartiere, ma anche la sera fa parte del quotidiano.

Un mare di cose.

I risultati saranno una guida turistica, un sito internet e itinerari turistici guidati per raccontare il quartiere ai torinesi, ma anche ai visitatori che sempre più numerosi scoprono la nostra città. Ci sarà anche un video per utilizzare i mezzi pubblici. Ed è previsto un ciclo di formazione per guide turistiche.

A sostenere l’iniziativa numerosi testimonial che qui sono nati o vivono: l’artista Alessandro Bulgini, la scrittrice Margherita Oggero, il musicista Vito Miccolis (alias Dottor Lo Sapio), lo scrittore Marco Magnone e l’architetta Valentina Farassino, figlia del celebre Gipo.

Secondo appuntamento martedì 18 ottobre 2016 | ore 19.30 | Bagni Pubblici | via Agliè 9

Il progetto è realizzato da

Urban Barriera

Bagni pubblici di Via Agliè

Laboratori di Barriera- Via Baltea 3

Fondazione Contrada Torino

con il sostegno di Fondazione CRT

www.comune.torino.it/urbanbarriera/news/a-barriera-c-il-mare.shtml#.WAXlmfTLx

www.comune.torino.it/urbanbarriera/

www.casedelquartieretorino.org/category/via-aglie.

www.viabaltea.it

Qui potete scaricare il questionario

Gainpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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