
Gli ascolti di file audio digitali che presentano le notizie in forma narrativa, sono in crescita. In Italia i fruitori abituali di questi contenuti nel 2022 hanno toccato quota 11,1 milioni, pari al 36% degli utenti Internet tra i 16 e i 60 anni. A Salto23 sono stati messi a fuoco alcuni di questi prodotti.
Giornaliste. Le reporter di oggi raccontano le icone del giornalismo del passato: nel podcast di Storielibere realizzato da Annalisa Camillli viene ricostruita la fine di Ilaria Alpi, a partire dall’ annuncio al Tg3 dell’uccisione della inviata e dell’operatore Miran Hrovatin a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Fu un agguato, un’esecuzione ordita dopo che Ilaria aveva annunciato che avrebbe trasmesso uno scoop su una trama di armi e rifiuti tra Italia e Somalia. Il riferimento era anche allo scandalo legato agli affari sporchi della cooperazione italiana, tangentopoli parallela alla quella che in quegli anni si stava scoprendo nel nostro Paese. Il servizio non fu mai trasmesso così come non furono mai trovati moventi e responsabili della morte a 33 anni della giornalista della TV pubblica italiana. Alla verità non si arrivò per la fitta trama di coperture e depistaggi: ad esempio, dell’intervista di 2 ore realizzata dall’inviata venne resa nota solo una registrazione di 15′. La lettura coinvolgente di Camilli, redattrice di Internazionale, tocca cuore e mente dell’ascoltatore e la riflessione: “un sistema che non tollera la voce dei giornalisti è marcio” non lascia indifferenti.
Di tono diverso il podcast ideato per Chora Media dall’ attore, comico, conduttore televisivo Luca Bizzarri: Non hanno un amico. Sottotitolo: “Nessuno che conti fino a 3 prima di twittare, e nessuno che chieda consiglio a un amico prima di postare. Piccoli e grandi tic degli italiani (e dei loro rappresentanti politici).”
Il programma è stato presentato dall’autore e da Mario Calabresi, uno dei fondatori della podcast company Chora Media: gli episodi ovviamente divertono, ma fanno pensare, tanto che il titolo ha scalato le classifiche degli ascolti raggiungendo le prime posizioni di Spotify e Apple Podcasts. Successo della satira di carattere riflessivo di chi “Castigat ridendo mores” (corregge i costumi ridendo) come recita la locuzione secolare presente sul frontone di molti teatri.
Anna SCOTTON
Annas@vicini.it
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